Clinton e le bugie di Pinocchio Il Festival di Napoli risorge? di Alessandra Comazzi

Clinton e le bugie di Pinocchio Il Festival di Napoli risorge? TIVÙ'& TIVÙ' Clinton e le bugie di Pinocchio Il Festival di Napoli risorge? LA calda estate di Bill Clinton», lo speciale in onda l'altra sera su Raidue, non si è occupato soltanto dell'argomento enunciato dal titolo, ma è andato molto oltre. Ha parlato di Islam, ad esempio, e Gad Lerner, che conduceva, ha dovuto arginare il colossale argomento. Al posto della seconda puntata di un incontro con Sepùlveda per le «Storie» di Mina, si è potuto assistere ad un assaggio di «Pinocchio», il nuovo programma di Lerner al via in settembre, sempre su Raidue. Rete che ama molto spiazzare il telespettatore con una programmazione a sorpresa. Chi si aspettava per lunedì l'incontro con lo scrittore cileno è stato però subito accontentato con la ripresa di ieri sera. Questa anteprima di «Pinocchio» è stata realizzata in collaborazione con il telegiornale, infatti accanto a Lerner sedeva Michele Cucuzza, e insieme facevano le interviste ai loI ro ospiti, Arrigo Levi, Lucio I Caracciolo direttore di «Li¬ mes», Dashan Nur, dell'Unione comunità islamica italiana. Levi ha pronosticato le dimissioni del presidente Clinton entro tre mesi, Fabrizio Del Noce, che era in collegamento da New York, e cercava di semplificare la complicata vicenda, si è detto d'accordo. Nur diceva che «il terrorismo lo stiamo subendo noi», e non rispondeva ad alcune stringenti domande di Lerner. Una puntata anomala, che ha però suscitato la curiosità del pubblico sul nuovo programma, sulla sua struttura e sulle caratteristiche di quei «contributi esterni» che dovranno essere approfonditi. Un milione 321.000, 15,58% di share, non male vista la stagione, l'orario e' l'argomento. Barbara D'Urso è tornata in altro ruolo su Rete 4, la rete che l'ha vista medico premuroso in «La dottoressa Giò». Presentava la prima puntata di un sedicente risorto «Festival di Napoli», dopo 27 anni. In realtà le reti televisive non hanno mai smesso di dedicare serate alla musica partenopea. Di questa rassegna in particolare, c'era già stato comunque un precedente tentativo qualche tempo fa, ma il tempo inclemente aveva bloccato l'iniziativa. Almeno, così era stato detto ai telespettatori, che, aspettando canzoni, si erano ritrovati uno dei soliti sgangherati film-tv. L'altra sera, tutto regolare. La D'Urso, con lo stesso vestito, è tornata sul palcoscenico a presentare i suoi eroi. Prima di tutto, Sergio Bruni, il cantante col vibrato. Standing ovation, naturalmente. Un milione 569 mila spettatori. E' estate per la tv, ma i lettori/telespettatori non vanno in vacanza. Si sapeva, lo testimonia la posta continua ad arrivare a «La Stampa - In tivù», via Marenco 32, 10126, Torino; al numero di fax 011/6568131; alla casella di posta elettronica acomazzi@tin.it. Alessandra Comazzi

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