Bnl corre verso i privati

Bnl corre verso i privati Bnl corre verso i privati Fatta la semestrale, i conti tornano IL TESORO SUL MERCATO ROMA UON semestre per la Bnl, la cui privatizzazione è ormai in dirittura d'arrivo. Ieri il consiglio di amministrazione ha approvato sia il piano industriale che la relazione semestrale che, stando alle indiscrezioni (un comunicato ufficiale è stato bloccato in attesa dell'ok della Consob) dovrebbe presentare un utile netto consolidato di 82 miliardi. «Tutto procede in buon ordine», ha detto ai giornalisti il direttore del Tesoro Mario Draghi uscendo dal palazzo di Via Veneto. Giovedì prossimo il piano industriale sarà presentato agli analisti, tanto che ieri alla sede di piazza Albania si facevano le prove con i tecnici di Mediobanca e della Schroeder. Subito dopo, tra fine settembre è previsto il roadshow con la presentazione dell'offerta pubblicato di vendita al mercato. Anche se la composizione del nucleo di azionisti è ancora oggetto di esame da parte del Tesoro: dovrebbe farne parte il Banco di Bilbao (pronto a rilevare il 25 per cento), mentre non è chiara la posizione dell'Ina. La semestrale dunque, già anticipata lo scorso 7 agosto, è stata approvata dal consiglio di amministrazione (il primo presieduto da Luigi Abete) in tempi rapidi proprio in vista delle prossime scadenze. La banca, secondo quanto si apprende, ha avuto un buon recupero di redditività (il semestre precedente l'utile era stato di 69 miliardi) che le ha consentito di accantonare circa 450 miliardi in un fondo per spesare 3750 esuberi previsti entro il 2001 che consentiranno una ulteriore riduzione dei costi. Il gruppo, che ha già dato un segnale di forza attraverso un abbassamento dei tassi di interesse da parte della banca, può così presentare il consolidato di 82 miliardi di utile, al netto anche dell'accantonamento per gli esuberi. Quanto al piano industriale, sarà alla base dell'offerta al pubblico e alla potenziale clientela e fissa gli obiettivi per i prossimi tre anni. Obiettivi ambiziosi, sia in termini di ricavi che di costi, e dunque di risultati. Dalle indiscrezioni che circolano, il Roe, il «return on equity», indicatore sintetico della redditività, sarebbe infatti previsto al 14% nel 2001. Stando alle indiscrezioni, la Bnl si propone da un lato di valorizzare gli aspetti positivi del suo passato di grande banca «corporate» al servizio delle imprese medio-grandi. Dall'altro lato di sviluppare ulteriormente il settore di «retail», già ricco di 3 milioni di clienti. Una ricchezza che la banca, presente in tutto il territorio nazionale, intende migliorare offrendo prodotti sempre più integrati, specialemnte nel settore dell'«asset management», vale a dire della sempre più sofisticata gestione del risparmio richiesta dai risparmiatori che si allontanano dai poco redditizi titoli di Stato. Le iniziative nell'home banking e nel telephone banking stanno già dando ottimi risultati (basta dire che i conti telefonici, avviati solo l'ottobre scorso, sono già 120.000). Un altro obiettivo è l'ulteriore riduzione dei costi, in particolare i costi del personale, già ridotto di 1500 unità, in linea con i target di riferimento indicati dall'Abi e concordati con i sindacati. Ma i 3750 tagli previsti nel triennio saranno bilanciati da circa 500 assunzioni mirate alle nuove necessità di sviluppo della banca. L'ultimo obiettivo riguarda la rischiosità, da diminuire sia attraverso il rafforzamento del «risk management» sia attraverso azioni mirate ai recuperi delle sofferenze. Nuove dismissioni non risultano invece essere in programma, ma neppure escluse in un contesto di un'ulteriore razionalizzazione. Sempre ieri infine il gruppo ha posto le basi per un accordo con l'Artigiancassa, banca della ricca associazione degli artigiani che raccoglie fra l'altro i contributi dello Stato a questa categoria e conta oggi su un capitale di 2400 miliardi. La cassa aumenterebbe la sua capacità distributiva diventando una banca di primo livello con un patrimonio di 600-700 miliardi, mentre la differenza resterebbe nelle casse della Bnl. [m. g. b.] Davide Croff, amministratore delegato Bnl

Persone citate: Davide Croff, Luigi Abete, Mario Draghi, Schroeder

Luoghi citati: Roma