L'Europa sdogana il Vìagra
L'Europa sdogana il Vìagra Il via libera alla pillola dell'amore dopo che sono stati meglio specificati i possibili effetti collaterali L'Europa sdogana il Vìagra Forse in vendita in Italia a fine settembre ROMA. Dopo l'abito macchiato di Monica, torna l'altro tormentone di questa estate a luci rosse. E l'annuncio è ufficiale: il Viagra, altrimenti detto la pillola contro l'impotenza, avrà via libera anche in Italia, a partire dal prossimo autunno. La Commissione europea si prepara, infatti, a formalizzarne l'autorizzazione alla vendita nei Paesi dell'Unione intorno al 15 settembre. Mentre appena due giorni fa, il farmaco ha ottenuto un ulteriore nullaosta da parte del Comitato specifico europeo. Ci sono voluti alcuni mesi per rispondere alla crescente domanda del prodotto perché i medici, preoccupati, avevano chiesto che fossero apportate alcune modifiche sul foglietto illustrativo dei cosiddetti effetti collaterali indesiderati. Era accaduto dopo la segnalazione di tre casi di priapismo (erezioni prolungate e dolorose) in Germania. L'avvertenza può sembrare piuttosto cruda, ma il linguaggio molto chiaro è assolutamente necessario per avere la certezza che sia ben compreso da parte di tutti. Il nuovo testo, infatti, recita: «Se avete un'erezione di questo tipo, che duri continuativamente per oltre quattro ore, mettetevi in contatto con un medico». Imbarazzante, forse un po' ridicolo, ma da non prendere alla leggera. Anche in America, nei giorni scorsi, un gruppo per la difesa dei consumatori ha chiesto alle commissioni di controllo federali di riesaminare i rischi connessi all'uso del Viagra da parte di certi pazienti, sostenendo che il farmaco si è diffuso in maniera «troppo veloce e pericolosa». Il dottor Sydney Wolfe, del Public Citizen Health Research Group, in perfetta sintonia con i suoi colleghi europei, sostiene che le istruzioni di accompagnamento al medicinale mancano di avvertire in modo adeguato dei possibili effetti sui pazienti che soffrono di patologie cardiovascolari. Le modifiche apportate al testo verranno tradotte nelle undici lingue ufficiali dell'Ue e quindi l'immissione nel mercato europeo sarà approvata e firmata dal commissario responsabile per gli affari industriali, il tedesco Martin Bangemann. Che accadrà in Italia? Nel nostro, come negli altri Paesi dell'Unione, si dovranno attendere soltanto i tempi tecnici necessari alla registrazione - l'approvazione da parte della Commissione unica per il farmaco dovrebbe essere quasi automatica - e all'autorizzazione alla vendita. «Per il 25 settembre dovremmo avere tutte le informazioni necessarie sul farmaco - dice Rodolfo Paoletti, direttore dell'Istituto di scienze farmaceutiche dell'università di Milano e componente della Cuf, la Commissione unica del farmaco e potremmo dare l'autorizzazione alla vendita». Non sono ancora state definite le modalità attraverso le quali ci si potrà procurare la tanto sospirata pillola, anche se è quasi certo che sarà necessaria la ricetta del medico specialista. «Di sicuro, co munque, il Viagra non sarà rimborsato dal Servizio sanitario nazionale», osserva il professor Aldo Pagni, presidente della Federazio ne degli Ordini medici che, a suo tempo, aveva invitato i colleghi a non rilasciare ricette che non cor rispondessero a una diagnosi pre cisa. Anche da parte del ministro della Sanità, Rosy Bindi, c'era stata una breve, ma chiarissima allusione al riguardo: «Credo che non ci siano le condizioni di un rimborso per chi acquisterà il Viagra». Una ricerca spiega il vivo interesse del mondo maschile per il farmaco: 100 milioni di uomini, su tutto il pianeta, soffrirebbero di disfunzioni erettili. Da un sondaggio risulta che soltanto il 17 per cento degli intervistati ha confessato di soffrire o di aver sofferto di impotenza. Una piaga che, sostiene ancora lo studio, affligge un uomo su cinque. I ricercatori negano che le cause di un tale disastro sessuale siano da attribuirsi a stati d'ansia da prestazione, a periodi di stress, a ragioni di disagio psicologico, o, molto più semplicemente, alla vicinanza di una partner con la quale non si stabilisca il giusto feeling. I motivi, secondo i redattori dell'inchiesta, sono soltanto fisiologici: colesterolo alto, operazioni di prostata, abuso di alcol (come se questo non derivasse da problemi psicologici) o di droghe (idem). Davvero preccupante, se non fosse che l'indagine porta la firma della Pfizer. La ditta che produce il Viagra. Daniela Daniele Nuove avvertenze sono state introdotte dopo la segnalazione di alcuni casi di priapismo Nome: VIAGRA Chi lo produce: la PFIZER, azienda farmaceutica americana Confezione: è venduto in flaconi da 25-50 e 100 mg Costo: una pillola costa 18 mila lire negli Usa, 28 mila in Svizzera o a San Marino Possibili effetti collaterali: mal di 1 testa, vampate di calore e momentanee alterazioni della vista. Segnalati casi di priapismo Soggetti a rischio: cardiopatici che siano trattati con vasodilatatori, pazienti che abbiano avuto un'angina I o un infarto, chi ha problemi cardiovascolari, i diabetici gravi e i malati di retinite pigmentosa (rara malattia dell'occhio) Il Viagra arriverà nelle farmacie italiane in autunno
Persone citate: Aldo Pagni, Daniela Daniele, Martin Bangemann, Public, Rodolfo Paoletti, Rosy Bindi, Sydney Wolfe
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