Baby-rapinatori, trasferta di morte

Baby-rapinatori, trasferta di morte Ferito il complice di 17 anni. Erano partiti da Catania per un colpo da 600 mila lire Baby-rapinatori, trasferta di morte Milano, ucciso a 19 anni da una guardia giurata MILANO. Diciannove anni il bandito morto, catanese, alcuni precedenti per rapina e furto; 17 anni il ferito, anche lui catanese, incensurato, colpito al torace, ricoverato in chirurgia con una prognosi di 10 giorni all'ospedale San Raffaele per «contusione polmonare»; 23 anni lo sparatore, palermitano, guardia giurata dell'istituto di vigilanza «Ivri» di Milano. Un morto e un ferito per un bottino di 600 mila lire, quello di una rapina compiuta «in trasferta» e conclusa con una sparatoria, ieri fuori dall'agenzia della Banca Popolare di Milano a Redecesio di Segrate in via Delle Regioni. Erano le 11,25 quando i due rapinatori, Claudio De Rosa e G.D.S., che a Catania abitano entrambi in via Fisichella, sono entrati nell'istituto di credito, armati di taglierini per passare indisturbati sotto il metal detector. Non avevano il volto coperto, certi di non essere riconosciuti neppure dall'esame del filmato della telecamera. In quel momento nelle casse c'erano solo poche centinaia di migliaia di lire. Le hanno infilate in un sacchetto di cellophane e sono usciti. Sembrava una rapina sfortunata per l'esiguità del bottino, ma proprio fuori della banca c'era la guardia giurata. Quanto è avvenuto in quel momento, sotto il porticato, non è ancora del tutto chiaro. Il metronotte, P.S., 23 anni, interrogato dai carabinieri subito dopo il fatto era in stato confusionale e non ha potuto dir nulla. Alcuni testimoni (clienti di un vicino supermercato e di un bar) hanno raccontato di aver visto i banditi minacciare la guardia giurata. Quello che è certo è che il giovane metronotte ha esploso una decina di colpi con la sua Beretta calibro 9x21: quattro si sono conficcati in tre auto in sosta e uno in un portone, per puro caso senza colpire nessuno. Gli altri hanno raggiunto i banditi. De Rosa, ferito all'addome, ha fatto 200 metri prima di cadere in una pozza di sangue. Il suo complice minorenne, raggiunto da un solo proiettile nella parte destra del torace, si è trascinato fino a una strada secondaria, via Mascagni, che divide alcune villette a schiera. Lì è stato trovato dai carabinieri di Segrate. E' stato soccorso e portato in ospedale. I militari hanno raccolto anche l'altro, giunto ancora vivo al San Raffaele e morto pochi minuti dopo. E hanno recuperato il sacchetto con il bottino, lasciato cadére dai banditi appena si sono accorti della guardia giurata. Il direttore dell'agenzia e i pochi clienti testimoni della rapina, ma non della successiva sparatoria, ricordano che i malviventi sono entrati e si sono fatti consegnare i denari «con fare deciso», nonostante la giovane età. I carabinieri stanno indagando se i due protagonisti della rapina conclusasi tragicamente hanno compiuto in passato altri colpi nella zona e fanno notare che, per esperienza, i rapinatori «in trasfer- ta» di solito fanno più colpi nella stessa zona prima di tornare nei luoghi d'origine. Il magistrato di turno ora attende gli esiti dell'autopsia sul bandito morto e il rapporto dei carabinieri per valutare la posizione della guardia giurata. Decisivo sarà accertare se i banditi sono stati feriti mentre fronteggiavano la guardia giurata oppure mentre erano in fuga. I carabinieri non hanno trovato nei pressi della banca né auto rubate né motociclette. [r. cri.] Il luogo della sparatoria

Persone citate: Beretta, Claudio De Rosa, De Rosa, Ivri

Luoghi citati: Catania, Milano, San Raffaele, Segrate