La Capitaneria riduce i divieti a Portofino di Alessandra Pieracci

La Capitaneria riduce i divieti a Portofino L'ordinanza colma il vuoto di regole in attesa dell'istituzione del parco. Polemica Burlando-Legambiente La Capitaneria riduce i divieti a Portofino Soltanto a Cala dell'Oro resta proibito anchefare il bagno GENOVA. «Un'interpretazione più ragionevole e intelligente possibile delle disposizioni contenute nel decreto ministeriale che istituisce la riserva marina protetta di Portofino, altrimenti da sabato mattina tutte le imbarcazioni sarebbero dovute sparire». Il comandante della Capitaneria di porto di Genova, contrammiraglio Eugenio Sicurezza, ha presentato ieri l'ordinanza transitoria che colma il vuoto di regole in attesa dell'istituzione dell'ente di gestione della riserva. Con l'eccezione di Cala dell'Oro, che resta l'unica zona totalmente protetta, dov'è proibita anche la balneazione (multe da 800 mila lire a 5 mi- lioni, ridotte a 400 mila se conciliate subito), si dà via libera alle barche fino a 7 metri, agli ormeggi a Portofino, alla piccola pesca. Trovati gli escamotage per i punti non essenziali, le questioni di fondo verranno poi esaminate venerdì a Roma nell'incontro tra il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi e i sindaci dei Comuni interessati, che ieri intanto hanno tenuto un vertice all'aeroporto Colombo con il ministro genovese dei Trasporti, Claudio Burlando. (Accettiamo l'idea di Cala dell'Oro riserva totale - hanno detto gli amministratori rivieraschi - ma l'importante è che tutto il resto rimanga com'è». «La discussione nel merito del decreto potrà avvenire solo venerdì - ha prudentemente dichiarato Burlando - da un lato è necessario salvaguardare l'ambiente straordinario intorno a Portofino, dall'altro è necessario garantire la sopravvivenza delle attività nautiche e turistiche». «Burlando pensi a far camminare i treni, un problema che già gli offre tanto lavoro, piuttosto che prendere posizioni sulla Riserva naturale di Portofino, offrendo una spalla al fronte anti parco» ha replicato il portavoce di Legambiente, Roberto Della Seta, mentre il rappresentante del Wwf, Fulco Pratesi, chiede di costituire un consorzio di gestione della Riserva marina e l'Ente Parco di Portofino si candida. Intanto, secondo l'ordinanza applicativa del decreto, yacht, barche e traghetti hanno la possibilità di continuare ad approdare a Portofi¬ no, dove potranno essere utilizzati tutti gli ormeggi con titolo di concessione ancora in vigore. Le imbarcazioni, per raggiungere il borgo, usufruiranno di un corridoio all'interno della riserva, dove però non potranno ormeggiare. In via transitoria saranno inoltre autorizzate a operare («con gli strumenti consentiti») tutte le unità per la piccola pesca nelle zone B e C (riserva generale e parziale). Proseguono i collegamenti di linea con Porto Pidocchio e Punta Chiappa che il decreto avrebbe «cancellato». Dopo le conferme, le restrizioni. Da sabato prossimo le barche a motore non potranno più accedere alla zona B (a sud del monte di Portofino) riservata alle barche a remi e a vela: multato l'ancoraggio, ma consentita balneazione, ormeggio ai gavitelli e immersioni. Nella riserva parziale (zona C) potranno navigare le imbarcazioni a motore di lunghezza inferiore «al limite di sei metri circa», interpretato come 6 metri e 99 centimetri ampliando il numero di barche ammesse nello specchio protetto. Concesse balneazione, immersioni, ormeggio e pesca a non residenti. Deroga per le gare veliche, per l'impatto ambientale inesistente. Alessandra Pieracci Una tregua sembra profilarsi nella battaglia sul parco di Portofino Ma le polemiche non sono del tutto superate

Persone citate: Burlando, Claudio Burlando, Edo Ronchi, Eugenio Sicurezza, Fulco Pratesi, Roberto Della Seta