Il rublo non crede in Cernomyrdin

Il rublo non crede in Cernomyrdin Infuria la battaglia per i posti di ministro, i comunisti pretendono almeno 10 poltrone Il rublo non crede in Cernomyrdin Crollo di altri dieci punti, ilpremier: possiamo farcela MOSCA NOSTRO SERVIZIO L'uomo della stabilità, il «peso massimo» chiamato a salvare la Russia dal disastro, non riesce a rassicurare il Paese: il terzo giorno di governo di Viktor Cernomyrdin è stato segnato da una disfatta totale del rublo, che ha perso ieri più del 10 per cento del proprio valore. Un «martedì nero» che ha sconvolto quel poco che rimaneva dei mercati russi: la moneta nazionale è crollata in poche ore da 7,15 a 7,86 rubli per dollaro e, probabilmente, avrebbe continuato a scendere a picco se le contrattazioni non fossero state interrotte. Una giornata catastrofica per la disastrata economia russa, che ha mostrato così la sua sfiducia totale nel nuovo premier. Il quale però non se ne è preoccupato troppo. Anzi, Cernomyrdin ieri ha dichiarato che la situazione non è poi così disperata e che, nonostante qualche «problema acuto», la crisi economica può essere risolta positivamente. E' accaduto quello che i commentatori dei più influenti giornali russi ieri mattina profetizzavano con terrore: la sostituzione del governo di «tecnici» con quello della «stabilità politica» ha lasciato l'economia sola con la crisi. Il vecchio apparatchik Cernomyrdin e i suoi interlocutori del Parlamento si sono buttati appassionatamente nel loro gioco preferito: la compravendita di posti nel futuro governo, con tutte le promesse, i ricatti, i baratti e le pressioni del caso. Un'arte bizantina nella quale Cernomyrdin è maestro, una partita che si svolge secondo le sue regole e i suoi tempi. Ma la crisi economica non può più aspettare. Il crollo del rublo di ieri è stato infatti dettato dal rinvio - per il secondo giorno consecutivo - dell'annuncio delle regole per il rimborso degli investitori nei titoli di Stato, una notizia che tutti i mercati internazionali stanno aspettando con ansia. Il piano è stato firmato solo ieri sera tardi, circolano indiscrezioni: rimborsi dei 40 miliardi di dollari di titoli dovrebbe avvenire tra i 3 e i 5 anni a tassi di interesse tra il venti e il trenta per cento. In compenso Cernomyrdin ieri ha proseguito a porte chiuse le consultazioni per il suo nuovo ga binetto di coalizione o, come lo ha definito lo stesso premier, «gover no d'intesa». Di cui sono già state annunciate le priorità: difesa so ciale della popolazione e sviluppo dell'industria. Argomenti vicini all'opposizione nazional-comunista. E se i comunisti ieri sono ri masti cauti (avrebbero preteso al meno dieci ministeri), i loro allea ti hanno espresso la loro disponi bilità a entrare nel nuovo governo. Alle loro condizioni: gli agrari hanno chiesto la poltrona di un vicepremier, il gruppo dei rappre sentanti regionali ha proposto un pacchetto di candidature. Oltre a quelli da inserire nel nuovo gabinetto, i deputati hanno anche presentato una lista di no mi che non devono entrare a farne parte se Cernomyrdin vuole un voto di fiducia senza problemi. In cima alla lista, ovviamente, tutti i «tecnici» liberali: Anatolij Chubais, Egor Gaidar, Jakov Urinson (ex ministro dell'Economia), Boris Fiodorov (ex vicepremier, capo del fisco) e Boris Berezovskij, l'odiato magnate sponsor di Cernomyrdin. I deputati stanno anche preparando il famoso documento che dovrà stabilire la base dei nuovi rapporti tra esecutivo, legislativo e presidente. Sarà un documento «etico-morale» che dovrà essere firmato dal capo di Stato e dai presidenti delle due Camere. In base a questo armisti- zio, zar Boris cede una parte dei suoi poteri al governo e al Parlamento, il quale a sua volta si impegna a sospendere la procedura di impeachment in corso attualmente contro Eltsin. Il presidente nel frattempo - dopo essere apparso lunedì in tv per proclamare Cernomyrdin come suo «erede» alle elezioni del 2000, è ripiombato nel silenzio e ieri non ha in alcun modo commentato la situazione. Ieri ha avuto una telefonata di mezz'ora con Bill Clinton, con il quale sono stati discussi gli aspetti del vertice Usa- Russia che avrà luogo la settimana prossima. Sarà un incontro tra due presidenti nei guai. Per la prima volta in una situazione di crisi Eltsin ha rinunciato a lottare, scomparendo dalla vita politica. Tutti i commentatori russi sono unanimi: il tramonto dell'era Eltsin è cominciato. E il presidente della Duma Ghennadij Selezniov ieri ha detto quello che molti pensano: «Il presidente potrebbe dimettersi prima del tempo». Anna Zafesova Si moltiplicano le voci su un ritiro anticipato di Eltsin I titoli di Stato dovrebbero essere rimborsati in 3-5 anni al tasso del 20% m LA GALASSIA POLITICA RUSSA I CLAN RIVALI CHE GRAVITANO ATTORNO A ELTSIN CERNOMYRDIN GAZPR0M \ TvT J colosso del gas di cui il AibS premier e' stato il boss. y^itlP\ * BEREZOVSKY miliardario ambienti imcn ' alla presidenza che per ora appoggia Cernomyrdin PARTITO IABL0K0 DI IAVLINSKI ) (Riformatori) CIUBAIS BANCHIERI PÒTANINE « (Banca Ónexim) KIRIENK0 RIFORMISTI LIBERALI TATIANA La figlia e principale ulÉb>-> ' Siluri ambizioni presidenziali * K0LIAK0V ex ministro dell'interno GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI IMPORTAZIONI CONSIGLIO consigliera FEDERALE DELLE lEEMElfl REGIONI COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE PARTITO COMUNISTA Il primo ministro incaricato Cernomyrdin e, a destra, corsa all'accaparramento in un mercato di San Pietroburgo

Luoghi citati: Mosca, Russia, San Pietroburgo