I Valdesi e le ragioni della fede

I Valdesi e le ragioni della fede Al Sinodo I Valdesi e le ragioni della fede TORRE PELLICE. Una Chiesa come quelle valdese che vuole vivere dentro la società, che tende a non compiacersi del proprio passato e della propria tradizione ma che intende rinnovarsi nello Spirito («che tocca i cuori e cambia le vite») secondo le indicazioni date dal pastore Giorgio Bouchard durante il culto celebrato domenica, cosa deve fare per sintonizzarsi con la domanda di chiesa e di cristianesimo che viene dai suoi fedeli? E che tipo di domanda è mai questa? Nel minuscolo osservatorio che è Torre Pellice convergono in coincidenza con il Smodo i riverberi e gli echi delle mquietudini del nostro tempo e delle crisi che non risparmiano alcuna istituzione o chiesa. Ecco quindi nel dibattito con cui si è celebrato il 150° anniversario delle Lettere Albertine che hanno dato ai valdesi le libertà civili, emergere, dal versante protestante, le domande che comunque riguardano tutti: chi siamo? Cosa significa essere protestanti oggi, in Italia? E si potrebbe aggiungere: che significa essere cristiani oggi in un Paese fortemente secolarizzato ovvero quasi per nulla religioso nonostante sia la culla del cattolicesimo? A fare da guida in un labirinto di non facile uscita è Paolo Naso direttore di «Confronti» rivista ecumenica aperta a tutte le esperienze interconfessionali, alla quale collaborano anche noti personaggi di quel cattolicesimo di fronda degli Anni Settanta espulsi dalla struttura ecclesiale. Dice Naso: «Dobbiamo prendere atto che il problema centrale della società di fine secolo e quello di ritrovare dei valori a cui ancorare le coscienze. Lo sfaldamento delle istituzioni fino a ieri riferimenti più o meno validi, come i partiti, le organizzazioni ecclesiastiche, le stesse chiese hanno lasciato un vuoto che bisogna in qualche modo colmare. Come? Ci troviamo un po' tutti in una fase di ricerca per superare l'attuale turbolenza in cui ognuno si adatta una religione personale e un'etica da "fai da te". I protestanti che hanno la libertà a fondamento dei loro comportamenti sono chiamati forse a riflettere su come conciliare il concetto di lecito e quello di utile. E dare un senso alle cose per poterle chiamare con un nome comprensibile e credibile. In assenza di un progetto ognuno cerca rifugio in ciò che lo appaga e conforta, sia la New Age o il misticismo». Interrogarsi dunque come spostare la lancetta dal disorientamento all'orientamento senza cadere nella trappola della rigidità normativa o deUa lezione impartita dall'alto. Bella sfida, non c'è che dire. Da aggiungere in mattinata l'incontro con alcuni pastori invitati, di comunità non italiane, Pavel Smetana cecoslovacco, Bernard Antérion francese e in particolare José De Luca che nei prossimi giorni darà testimonianza al tribunale di Madrid, sui «desaparecidos» argentini e sulle persecuzioni di cui sono state vittime i fedeli cattolici e protestanti. [p.p.b.].

Persone citate: Bernard Antérion, Giorgio Bouchard, José De Luca, Paolo Naso, Pavel Smetana, Valdesi

Luoghi citati: Italia, Madrid, Torre Pellice