Morto da 15 giorni, è giglio
Morto da 15 giorni, è giglio Il cadavere di un decoratore trovato ieri mattina in avanzato stato di decomposizione Morto da 15 giorni, è giglio A Moncalieri: ferita sospetta sul collo DISGRAZIA O DELITTO MISTERO, a Moncalieri, dopo il ritrovamento di un cadavere in un alloggio al piano terra di via Martiri della Libertà 11. Nella tarda mattinata di ieri i vigili urbani hanno scoperto il corpo senza vita di Giuseppe Arcadipane, 53 anni, originario di Pietraperzia, in provincia di Enna. L'uomo sarebbe morto almeno due settimane fa: il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era accanto al letto, prono. Arcadipane indossava solamente un paio di pantaloni lunghi scuri. E quello che inizialmente è stato dichiarato un «decesso da malore» si è invece rivelato poco più tardi un giallo: durante il primo esame, i medici legali Attilio Carelli e Leandro Macheda hanno trovato alla base del collo della vittima una profonda ferita: «Ferita - dichiarano - che l'uomo non può essersi provocato cadendo e battendo contro il comodino, ma può esser solo stata causata da una lama o da un punteruolo». Mentre i carabinieri sostengono un'altra versione, che cioè il profondo ta- glio tra collo e clavicola sia solo una conseguenza della decomposizione. Comunque, per raccogliere il maggior numero di elementi, il magistrato Andrea Padalino ha disposto l'autopsia e l'abitazione di Giuseppe Arcadipane è stata posta temporaneamente sotto sequestro. Delitto o disgrazia? L'alloggio di via Martiri della Libertà 11, a due passi dalla stazione ferroviaria di Moncalieri, è formato da ingresso-cucina, corridoio, bagno e camera da letto, dov'è stato rinvenuto il cadavere. La porta d'ingresso era chiusa a chiave, ma la due finestre della cucina - dalle quali è possibile calarsi sulla strada che porta ai garage sotterranei erano spalancate. Giuseppe Arcadipane era sul pavimento, fra il letto e l'armadio, con i piedi verso il comodino schizzato di sangue. Indossava una scarpa sola, mentre l'altra era dalla parte opposta del letto. Sparito il portafogli con i documenti (carta di identità e patente), ma nascosto in un cassetto di cucina i vigili urbani hanno trovato un altro portafogli, contenente circa 250 mila lire. Sposato e con due figlie, Giuseppe Arcadipane si era separa¬ to una ventina di anni fa. La palazzina dove viveva (e dove per un certo periodo ha fatto da custode) ospita solo uffici e due studi medici. Per qualche tempo, qui, Arcadipane ha convissuto con un'altra donna, Raffaella Carducci, con la quale non viveva però più quattro anni: «Giuseppe - racconta lei - ultimamente aveva grossi problemi di salute. Problemi col bere. Eravamo rimasti in contatto, e io, ogni tanto, gli davo qualche soldo per tirare avanti». Sui documenti della vittima è scritto «decoratore», «ma in realtà prosegue la Carducci - non ha mai fatto quel mestiere. Non poteva lavorare nelle sue condizioni». Non solo l'ex convivente, ma anche i vicini di casa descrivono Giuseppe come «un tipo sereno, gentile con tutti». «Voglio sapere la verità - si dispera la Carducci -. Se il suo portafogli con i documenti è davvero sparito, significa che qualcuno è entrato in casa di Giuseppe». Marco Accossato I dubbi del medico E il magistrato dispone l'autopsia La casa dove viveva Giuseppe Arcadipane, in via Martiri della Libertà I I, a pochi metri dalla stazione ferroviaria In fondo, si intravede la stanza da letto dove ieri mattina è stato trovato il corpo dell'uomo
Luoghi citati: Enna, Moncalieri, Pietraperzia
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