Parcheggi, fuga dai sotterranei di Emanuela Minucci
Parcheggi, fuga dai sotterranei Nonostante i lavori, gli interrati Aci continuano a essere disertati dai torinesi Parcheggi, fuga dai sotterranei E aumenta la tariffa in superficie «Prima ci accusavano di non costruire i parcheggi sotterranei. Oggi, invece, che queste strutture ci sono restano in larga parte inutilizzate. Siamo al paradosso». Lo sfogo arriva dall'assessore all'Assetto urbano Franco Corsico. E si basa su un dato di fatto: in centro sia il parking interrato di piazza Bodoni (410 posti) sia quello di via Roma (320) sono ampiamente disertati dai torinesi. Al punto da indurre i responsabili della Viabilità ad aumentare - nel caso della piazza del Conservatorio - il costo della sosta in superficie (che da ieri è raddoppiato: passando da 1500 lire l'ora a 3 mila) pur di convincere qualche automobilista a preferire il parcheggio sotterraneo alla sosta sulla strada. «E' l'ultimo stratagemma che ci resta ha spiegato ieri il direttore del dipartimento Mobilità del Comune Biagio Burdizzo - per rendere più appetibile una struttura che è stata rimessa a nuovo e che adesso - a dispetto della sua antica fama - è sicura e funzionale». Ma quali sono le ragioni per cui i torinesi continuano a preferire la sosta in superficie rispetto a quella sotterranea e per giunta custodita? Lo abbiamo chiesto, in un lunedì di agosto - il primo dalla tariffa-raddoppiata di piazza Bodoni - ai pochi automobilisti che lasciavano l'auto nella piazza. In un'ora - dalle 15 alle 16 - hanno scelto il parcheggio sotterraneo soltanto due cittadini su diciannove. Una media ben scarsa soprattutto considerato il fatto che con 30 gradi all'ombra è sicuramente più confortevole lasciare l'auto al coperto. Ma le abitudini sono dure a morire. E così, come spiega Giorgio Mutassi, 29 anni, di professione impiegato, accade che si continui a parcheggiare sulla strada per pigrizia: «Mi disturba l'idea di trovarmi di fronte ad una sbarra che si abbassa, di avere l'incubo di perdere il biglietto e dovere poi pagare l'intera giornata. Insomma io vado là sotto soltanto a Natale, quando fuori la multa è assicurata». Motivazioni diverse, ma stesse conclusioni per Maurizio Lascaroni 34 anni, commesso: «Non mi piacciono i sotterranei in generale, mi tolgono il fiato. Sì, ho letto da qualche parte che adesso hanno rimesso a nuovo il Bodoni, ma intanto non si capisce niente delle tariffe scritte fuori e poi dall'esterno non pare cambiato». Già, la segnaletica: questo sì che è uno dei punti dolenti delle strutture sotterranee cittadine. A raccontare ai torinesi che in piazza Bodoni c'è un parcheggio interrato esiste soltanto un cartello: minuscolo quanto confuso che spiega le tariffe in modo tale che (anche qui) il cinquanta per cento degli utenti dichiara di «non capire quanto si paga la sera e quanto la mattina». In realtà dalle 20 all'una si paga un forfait di 3 mila lire per tutte e quattro le ore, mentre nella fascia pomeridiana il prezzo è di 1500 lire l'ora: «In effetti questi cartelli sono davvero insufficienti - aggiunge l'ingegner Burdizzo - suggeriremo all'Aci di renderli più chiari e visibili». Qualcuno, però, che preferisce parcheggiare nella struttura sotterranea c'è. Sono le persone come Cristiana Libralon, che ieri pomeriggio - come d'abitudine - ha sistemato la sua Fiat Barchetta rossa nel parcheggio interrato di piazza Bodoni: «Lo trovo molto comodo. Intanto se si scatenano i temporali non mi devo preoccupare, e poi non devi neppure avere l'incubo del voucher da rinnovare ogni ora». Chissà se il provvedimento delle 3000 lire (anziché 1500) convincerà chi parcheggia in zona a preferire l'area sotterranea a quella in superficie. Ieri forse anche perché la maggior parte degli automobilisti ignoravano il rincaro - hanno continuato tranquillamente a snobbare quei 410 posti al coperto recentemente rimessi a nuovo. Chissà, forse se l'Aci pubblicizzerà meglio e di più la strutturale abitudini, lentamente, cambieranno. Emanuela Minucci L'ingresso del parcheggio Bodoni e (sopra) l'assessore all'Urbanistica Franco Corsico
Persone citate: Biagio Burdizzo, Bodoni, Burdizzo, Franco Corsico, Giorgio Mutassi, Libralon, Maurizio Lascaroni
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