Biaggi s'impenna ancora: ragazzi, non imitatemi di Enrico Biondi

Biaggi s'impenna ancora: ragazzi, non imitatemi Mentre la Falchi confessa di aver trepidato per lui, il campione è accusato dai pubblicitari di essere diseducativo Biaggi s'impenna ancora: ragazzi, non imitatemi «QuelVacrobazia non era voluta, odio chi si comporta così nel traffico» BRNO DAL NOSTRO INVIATO Programmato per vincere, Max Biaggi è tornato alla ribalta su tutti i fronti. Ieri Anna Falchi ha ribadito che il campione non le è affatto indifferente: «Un grande amico, quando è caduto in prova ho tremato per la paura. Poi ha vinto e tutte le mie emozioni si sono sciolte in lacrime. E' stato bello piangere con quelli del team di Max, ma soprattutto vivere con lui l'atmosfera del Gran Premio. Anche se al termine, con quell'impennata, mi ha gelato il sangue. L'ho rimproverato, mi ha spiegato che non è colpa sua: un colpo di vento ha accentuato il contraccolpo». L'acrobazia di Biaggi, in effetti, è finita anche nel mirino dei pubblicitari di «Comunicazione democratica», che ieri hanno scatenato una vivace polemica. «Gli sportivi - accusa il presidente, Klaus Davi dovrebbero avere l'intelligenza di capire che ciò che fanno pubblica¬ mente ha potenza persuasiva centuplicata dai media, con conseguenze, per i gesti negativi, difficilmente controllabih». In pratica, rischiando di finire a gambe all'aria, Max potrebbe indurre rniriadi di giovani centauri in scooter ad imitarlo. Con risultati catastrofici. Il pilota romano si difende. E si giustifica: «Non era una cosa voluta e confesso che non avevo previsto le reazioni del mezzo. Ero in quarta, a 200 all'ora, e la moto ha avuto una reazione così violenta che mi ha sorpreso. Ho reagito d'istinto, premendo sul pedale del freno posteriore per far abbassare la moto ed evitare il ribaltamento. Però non ho. corso rischi. Un gesto diseducativo? «Non sono certo cose da fare per strada. Volutamente non si fanno neanche in pista e, quando succedono, è sempre l'eccessiva foga del momento o una risposta imprevista della moto. Non ho voluto fare spettacolo. A volte si fanno le impennate semplicemente per festeggiare e questo, sì, l'ho fatto più volte: ma mai e poi mai sulle strade di tutti i giorni. Odio chi parte a razzo ai semafori o fa l'esibizionista». Meglio parlare del Mondiale. «Sì, l'amica Anna Falchi mi porta fortuna ma non si vince pensando solo a questo. C'è un certo Doohan che ha la mia stessa volontà di conquistare il titolo». Dall'82 l'Italia non ci riesce nelle 500: l'ultimo fu Franco Ucini, e bisogna scendere agli anni 50 e 60, a Masetti e Lopez, per trovare un campione del mondo esordiente nella sua categoria. «So bene quanto il pubblico aspetti le mie vittorie. Ma oggi è più difficile: ci sono più avversari, più gare e soprattutto l'evoluzione tecnica delle moto ha fatto passi da gigante. Comunque la vittoria di Brno mi ha dato una bella carica. Ora so che Doohan è battibile, che posso contrastarlo». L'ha messo sotto pressione. «Beh, uno che vince 4 Mondiali UN CASO NEL MOTOMONDIALE «Il titolo iridato è alla mia portata, adesso Doohan è sotto pressione e sbaglia: sa che lo posso battere» Ecco l'impennata di Biaggi, sul traguardo di Brno: l'hanno accusato di essere un pessimo esempio per i giovani consecutivi nella classe regina mica ha bisogno di farsi mettere sotto pressione da me. Però quest'anno Mick commette più errori, forse tanto tranquillo non è». E allora facciamo un po' di conti: mancano 5 gran premi alla fine, circuiti diversi tra loro (Imola, Barcellona, Phillip island, Rio e Buenos Aires). Come finirà? «Su Imola non mi sbilancio. Ci ho vinto io, ma anche lui. Però è una pista dove non si fanno prove e sono ancora un po' indietro. Facciamo 50 probabilità a testa, ok?». A Barcellona? «Gran bel circuito. Il record della pista è mio». Terza tappa, Australia. «Quando giochi in casa ti senti un leone e Mick farà di tutto per far valere il fattore-campo». Poi Brasile e Argentina. <(A Rio vedo ancora Doohan favorito, vorrei sbagliarmi, spero in qualche sorpresa: vista la gara di domenica, anche il brasiliano Barros potrebbe fare da terzo incomodo. L'ultimo circuito, in Argentina, mi è sempre piaciuto: nervoso, divertente, tecnico. Vincere? Forse. Molto dipenderà dalla classifica in quel momento». Enrico Biondi