Una nuova «casa» per l'Uomo Ragno di G. Tib.

Una nuova «casa» per l'Uomo Ragno Fusione in vista tra la Marvel e la Toy Biz Una nuova «casa» per l'Uomo Ragno NEW YORK. E' uno dei personaggi dei fumetti più conosciuti nel mondo: i suoi autori sono celebrati da migliaia di fans in tutto il mondo, presto ci sarà anche un film firmato da James Cameron. Eppure l'Uomo Ragno aveva i conti in rosso: la Marvel Entertainment - la «casa delle idee» che negli Anni Sessanta ha lanciato sul mercato una nuova famiglia di supereroi, dai Fantastici Quattro all'Incredibile Hulk - era da tempo in amministrazione controllata, causa alcune acquisizioni societarie non particolarmente brillanti. Ieri l'annuncio che gli appassionati attendevano da anni: una nuova struttura societaria, con l'avvenuta fusione con la «Toy Biz», azienda leader nella produzione di giocattoli negli Stati Uniti, specializzata nella produzione di pupazzi ispirati al mondo dei supereroi dei fumetti. Un settore «parallelo» che negli ultimi anni ha avuto una notevole diffusione non soltanto negli Stati Uniti. Il via libera all'operazione - che di fatto è un'acquisizione della Marvel da parte della Toy Biz, un tempo sua controllata era giunto nel luglio scorso da parte della corte fallimentare di New York. Una boccata d'ossigeno per la società, che comunque rimane ai vertici delle vendite di fumetti negli Stati Uniti. La Marvel-Toy Biz, questo il nome della nuova società, sarà operativa dal mese di settembre e opererà in tre segmenti di mercato: prodotti per bambini, per adolescenti e gadget per tutte le età, ma in linea con le tendenze del momento. Restano, naturalmente, i fumetti: con alcune iniziative di rilancio. Prima fra tutte ('«azzeramento» di Arnazing Spiderrnan, la più vecchia delle testate dedicate all'Uomo Ragno, che nei prossimi mesi ripartirà dal numero 1: un escamotage che, in genere, suscita l'interesse dei collezionisti innalzando le vendite. In Italia, dove la Marvel ha una filiale che pubblica una trentina di testate c controlla le figurine Panini, non dovrebbero esserci ripercussioni. [g. tib.]

Persone citate: James Cameron, Panini

Luoghi citati: Italia, New York, Stati Uniti