Il mattone rende sempre meno

Il mattone rende sempre meno Indagine Uppi Il mattone rende sempre meno BOLOGNA. Il 75% dei proprietari di case nel Nord Italia oggi non investirebbe più capitali nel mattone (la percentuale scende al 62% al Centro e al 50% al Sud): è questo uno dei dati più significativi di un'indagine a livello nazionale compiuta dall'Uppi (Unione piccoli proprietari immobiliari) su un campione di 265.607 iscritti. Dal sondaggio emerge comunque che la grande maggioranza considera positivo l'investimento fatto nel proprio immobile in quanto il valore è aumentato nel tempo (65% al Nord, 40% al Sud) o è rimasto costante (57% al Sud, 45% al Centro). Il sogno della villetta unifamiliare non esiste quasi più: al Centro (54,9%) e al Nord (45,8%) dove in cima ai desideri c'è un appartamento più grande, mentre al Sud la maggioranza (63%) vorrebbe la stessa casa ma in un quartiere migliore. Per quanto riguarda i contratti di locazione, fra quelli che hanno dato in affitto un appartamento (67% al Nord, 52% al Centro, 43% al Sud), la maggioranza (68%) ha scelto i patti in deroga e i problemi con gli inquilini (77,8% al Nord, 73% al Centro, 47% al Sud) sono nati dalla difficoltà a farsi rilasciare l'immobile alla scadenza contrattuale. Secondo il segretario nazionale dell'Uppi, Alberto Zanni, i dati «attestano ancora una volta che i problemi maggiori sono l'eccessiva pressione fiscale e la non garanzia di rientrare in possesso dell'immobile alla scadenza prevista».

Persone citate: Alberto Zanni

Luoghi citati: Bologna, Nord Italia