Fondi pensione, valanga d'autunno

Fondi pensione, valanga d'autunno Trenta sigle all'appuntamento oltre quelle di categoria. Bessone: daremo il via a chi ha le carte in regole Fondi pensione, valanga d'autunno Uscita una guiaper orientarsineagiunga Mario Bessone, presidente della Commissione di vigilanza TORINO. Tre sono già scesi in pista, sei sono pronti ai blocchi di partenza e diverse decine stanno scaldando i muscoli. Per i Fondi pensione la grande corsa comincerà con l'autunno, quando, come ha promesso Mario Bessone, presidente deba Commissione che vigba sulla previdenza complementare «tutti i Fondi che hanno presentato domanda e che hanno le carte in regola saranno autorizzati». Aperti o chiusi che siano, cioè, rispettivamente, accessibbi a tutti, oppure riservati a categorie professionali o a dipendenti di una stessa azienda, i Fondi si rivolgono ad una platea sconfinata. Secondo la società di consulenza Me Kinsey U bacino di utenti potenziali è di circa 20 mbioni di persone e le previsioni di mercato dicono che, entro il 2017, il 70 per cento dei lavoratori avrà aderito al sistema previdenziale integrativo. Attualmente ad essere operativi sono tre Fondi chiusi e sempre in questa categoria rientrano quelh in testa al gruppo che si affolla verso la rampa di lancio. Quelh già autorizzati sono b Fonchim, destinato ai dipendenti debe aziende chimiche e farmaceutiche, b Fondo quadri e capi Fiat con, a chiudere la terna, U Fondo energia, destinato a chi lavora nel settore energetico. La seconda pattugba, composta da quelh la cui scheda informativa è già stata approvata, raggruppa U Cometa, Fondo dei metalmeccanici, il Fundum, destinato ai lavoratori autonomi del commercio e del turismo, l'Arco, per i dipendenti debe industrie del legno e deb'arredamento, b Fondo dentisti, l'Alifond, a cui potrà aderire chi lavora neh'industria aumentare, e U Previcoper, per i dipendenti debe cooperative. Il terzo gruppo, in attesa di autorizzazione, vede schierati i pboti e i tecnici di volo con Previvolo; le imprese artigiane, con Fondarle; le piccole e medie aziende di tessbe, abmentare e abbigbamento, con Fondapi; l'area giuridica ed economica, con Fbigiureco; i lavoratori debe industrie ceramiche e di piastrebe, con Foncer e, infine, i dipendenti del settore igiene ambientale e servizi pubbbci, con Previambiente Iris. Ma a costituire la parte più massiccia di quebo che è già stato battezzato «U secondo pUastro deba previdenza» saranno i Fondi aperti: b menù debe offerte d'autunno comprende una trentina di voci, che costituiscono un ricco campo d'operazioni per assicurazioni, banche e intermediari finanziari. E soprattutto per le assicurazioni, che nel 1997 hanno visto aumentare del 40 per cento i contratti del ramo «vita», le previsioni sono d'oro, i dati elaborati dab'Associazione nazionale imprese assicuratrici parlano di una raccolta premi '98 pari a 53 nula mihardi. Ma a chi conviene, quanto costa e quanto rende prendere in mano da sé U proprio futuro pensionistico, non delegandolo al solo sistema pubbbeo? «A porsi queste domande devono soprattutto essere i lavoratori più giovani», dice Glauco Maggi, autore con Ma¬ W&**\ j n ~ i > ria Teresa Cornetto di un volume intitolato «Oltre l'Inps» (Sperlmg&Kupfer, lire 18.500), una vera e propria guida per orientarsi nei labirinti deba previdenza di scorta. «Sono loro infatti - prosegue Maggi - ad aver la minor consapevolezza di come la pensione Inps che percepiranno aba fine deba carriera non basterà a mantenere b tenore di vita precedente». Ma anche i lavoratori di mezza età non possono stare tranquibi più di tanto: è diffiebe, infatti, che l'accordo sul Welfare State siglato a fine '97 tra governo e sindacati abbia davvero concluso la riforma del sistema previdenziale pubbbeo. Di qui a vent'anni, secondo i calcob deba Ragioneria generale debo Stato, ci saranno più pensionati che lavoratori attivi e le prime awisaghe di questo fenomeno cominceremo a sentirle dal 2005, anno in cui la spesa pensionistica pubbbca inizierà a crescere più ra pidamente del Pb, creando uno squilibrio insopportabbe tra entrate e uscite. «E' farile quindi preve dere - conclude Glauco Maggi - che saranno necessari nuovi interventi, con una riduzione deb'ombrebo pensionistico statale, anche perché questi tagb diventeranno la condì zione per la stabile permanenza deb'Itaba neb'Unione monetaria europea e U fatto che analoghe misure saranno prese anche in Fran eia e Germania, dove la miccia deba bomba-pensioni è accesa come da noi, sarà di magra consolazione. Quindi megbo correre ai ripari per tempo». [v. cor.] PREVIDENZA COMPLEMENTARE

Persone citate: Bessone, Glauco Maggi, Kinsey, Mario Bessone, Previambiente Iris

Luoghi citati: Germania, Torino