Strasburgo dà torto a Contrada

Strasburgo dà torto a Contrada La Corte per i diritti dell'uomo respinge il ricorso dell'ex 007 condannato per mafia Strasburgo dà torto a Contrada «Igiudici sono stati corretti» PALERMO. Il sentimento sembra essere sempre quello del «prigioniero di guerra» e spara ad alzo zero contro chi ha ritenuto ortodosse le procedure che lo hanno fatto languire per 31 mesi in cella, carcerazione poi sfociata in una condanna a 10 anni di detenzione, in prima istanza, per associazione mafiosa. E' Bruno Contrada, l'ex funzionario del Sisde con un passato di investigatore di prima linea nella trincea palermitana, il quale ha accolto con disappunto e amarezza il verdetto della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha ritenuto di non censurare l'operato di quei magistrati che lo avevano costretto a tanta galera preventiva. «Se la Corte ha ritenuto osserva - che 31 mesi di carcerazione preventiva sono legittimi, allora io spero che questo carcere possano subirlo anche altri, quelli che dovranno pagare per tutta questa storia». L'attesa era carica di speranza ed entusiasmo, ma c'è stata una risposta disorientante a quel ricorso presentato il 4 novembre del 1994 sulla eccessiva durata della custodia cautelare. In sostanza la Corte europea - si legge nella sentenza giudica che le autorità incaricate del caso Contrada abbiano ragionevolmente fondato la detenzione su motivi pertinenti e sufficienti e che abbiano condotta senza indugi la procedura». I magistrati europei hanno respinto l'argomento dei legali di Contrada, che avevano impugnato l'articolo 5/3 della convenzione europea sui diritti dell'uomo, in base alla quale i detenuti in attesa di giudizio hanno diritto di essere giudicati entro un arco di tempo «ragionevole» oppure, in al- ternativa, devono essere messi in libertà quando il procedimento è ancora in corso. La sentenza di Strasburgo è stata emessa con 8 voti favorevoli e uno contrario. I giudici di Strasburgo sottolineano che i processi di mafia e in particolare quelli su presunte infiltrazioni mafiose negli apparati dello Stato sono «delicati e complessi». Nel caso specifico di Contrada sono stati ascoltati infatti ben 250 testimoni. «La Corte non vede quindi alcun motivo particolare per giudicare il modo in cui le autorità giudiziarie competenti hanno condotto la vicenda». Pietro Milio, legale dell'ex 007, è piuttosto duro: «Auguro a costoro e alle loro famiglie di essere inquisite in Italia e di patire una carcerazione preventiva di 31 mesi e 9 giorni, sulla base di teoremi e di essere accusati da pentiti che si smentiscono a vicenda». Di contro Contrada, che in ogni caso, si dice «sereno e tranquillo», af- ferma che i commenti li farà al momento opportuno una volta letta la motivazione. L'avvocato Milio dal canto suo aggiunge: «Facevo affidamento sulla Corte, tenuto conto delle direttive sui tempi della custodia cautelare. Altre volte aveva bacchettato l'Italia. Anche se non conosco le motivazioni, mi sembra incoerente con precedenti statuizioni ed è indice di schizofrenia anche a livello europeo. Ormai è tutto un Sud America». Dall'altra parte della barricata ecco il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Antonio Ingroia, pubblico ministero nel processo a Bruno Contrada. Dice Ingroia: «Senza entrare nel merito di una sentenza - dice il magistrato - di cui non si è potuto ancora leggere la motivazione e non volendo in alcun modo entrare nel merito di un processo il cui appello è in cor¬ so (l'udienza è prevista per ottobre), credo però si possa dire che una così autorevole pronuncia nel confermare i provvedimenti emessi nel corso degli anni da sezioni del tribunale della libertà e dalla Corte di Cassazione, sgombra il campo dalle accuse di accanimento giudiziario che sono state rivolte contro la Procura di Palermo». Giancarlo Mirone L'ex poliziotto: auguro che tocchino ad altri 31 mesi di carcere preventivo L'ex questore di Palermo Bruno Contrada, condannato in primo grado per collusione con la mafia

Persone citate: Antonio Ingroia, Bruno Contrada, Giancarlo Mirone, Ingroia, Milio, Pietro Milio

Luoghi citati: Contrada, Italia, Palermo, Strasburgo, Sud America