« Bloccata il film unti-Islam » di F. P.

« Bloccata il film unti-Islam » « Bloccata il film unti-Islam » E'già polemica per il colossal «Assedio» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Il film si chiama «The Siege», l'assedio, ha come protagonisti Brace Willis e Denzel Washington e racconta di un grappo di terroristi islamici che mette a ferro e fuoco New York. Il governo risponde proclamando la legge marziale e sbattendo in campi di prigionia tutti i cittadini di origine araba o semplicemente di fede islamica. Un agente deU'Fbi, impegnato nell'impresa di combattere i terroristi, è anche lui di origine araba e il suo animo è lacerato: da una parte c'è la lealtà nei confronti degli Stati Uniti, dall'altra l'orrore per una decisione che prende a capro espiatorio un intero grappo etnico. Non è ancora uscito, il film. Il suo arrivo nelle sale cinematografiche è previsto per ottobre. Ma è bastata la sua «promozione», un minuto e mezzo di scene che appare sugli schermi prima del film attualmente in pro- Terroristi musulmani mettono a ferro e fuoco New York gramma, a scatenare un putiferio. In quel minuto e mezzo, infatti, si vedono famosi palazzi di New York saltare in aria, con la gente terrorizzata che scappa di qua e di là, inframmezzati da momenti in cui i musulmani americani pregano alla loro maniera, prostrandosi in direzione della Mecca. Il «messaggio» sembra essere: vedete?, in ognuno di quelli apparentemente impegnati nella pia attività di pregare si nasconde uno che poi va nella metropolitana e butta una bomba. O almeno questo è il messaggio che i musulmani americani hanno «let¬ to» in quella promozione. La casa produttrice, la «20th Century Fox», ha spiegato che il film è ancora in lavorazione, che alcuni nuovi «aggiustamenti» sono già stati decisi e che a causa di questo la sua uscita sarà probabilmente ritardata ancora un po', fino all'inizio di novembre. Ma loro non sono soddisfatti. Se già alla vista di quel minuto e mezzo molta gente reagisce alla «dagli all'arabo», dicono, figuriamoci cosa succederà quando sugli schermi arriverà il film tutto intero. Così, ecco che domani ci saia una manifestazione proprio dà- Si teme che possa scatenare una caccia all'arabo vanti agli studi della Fox, indetta dal «Comitato per le relazioni islamico-americane», ed ecco che il grappo «Arabi-americani contro la discriminazione» ha invitato i suoi oltre 20.000 membri ad accogliere il film, quando uscirà, con dei picchettaggi, come fecero anni fa i cristiani quando uscì «L'ultima tentazione di Cristo» di Scorsese. Il regista Edward Zwick (il suo prodotto più famoso è «Glory», racconta di un battaglione nero che combatté nella guerra civile) si difende dicendo che il suo film è proprio contro la discriminazione, o meglio Denzel Washington protagonista del film «Assedio» Fa la parte di un agente dell'Fbi impegnato a sventare le trame di un gruppo di micidiali terroristi islamici a New York contro la facilità (e )a superficialtà) con cui gli americani tendono a focalizzarsi su un «nemico». E' un film «che parla di noi», sostiene, ricordando per esempio i campi di concentramento in cui gli americani di origine giapponese furono rinchiusi durante la guerra. Ma le organizzazioni arabe non sentono ragioni. Data la coincidenza temporale con lo spuntare di Osama bin Laden, dicono, le «buone intenzioni» di Zwig, ammesso che esistano, possono essere del tutto ignorate dalla reazione del pubblico, con pericolose conseguenze. [f. p.]

Persone citate: Denzel Washington, Edward Zwick, Osama Bin Laden, Scorsese

Luoghi citati: New York, Stati Uniti