Algoritmi e musica compressa

Algoritmi e musica compressa SU INTERNET Algoritmi e musica compressa N ELL'ESTATE del '48 si sentiva una nuova musica per le strade. E non era solo quella del jazz che veniva dagli Stati Uniti. Era la musica del neonato long-playing, il disco di vinile destinato a mandare in soffitta i vecchi e pesanti 78 giri. Inventato da Peter Cari Goldmark, che qualche anno prima aveva sperimentato con successo la Tv a colori, l'ellepì aveva una durata sei volte superiore a quella del 78 giri. Una rivoluzione nel modo di ascoltare musica. Mezzo secolo dopo, con il computer, Internet e la tecnologia digitale, è scoppiata un'altra rivoluzione, che potrebbe cambiare il volto dell'industria musicale, un colosso che fattura 40 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti. Su Internet, il suono ha vestito finora i panni di Cenerentola tra i diversi contenuti multimediali offerti dalla rete. Mentre è facile scaricare testi o immagini fisse, fino a poco tempo fa, per trasferire una canzone di tre minuti, erano necessarie ore di collegamento e decine di megabyte liberi nella memoria del computer. Ora non è più così, grazie agli algoritmi di compressione digitale. Come la parola (con i cellulari Gsm), i testi e le immagini, anche il suono può essere rappresentato in forma digitale. La tromba di Dizzie Gillespie o le vocine delle ex Spice Girls possono perciò essere scritte con lo stesso alfabeto: una selle lunghissima di bit, cioè di uni e di zeri. Gli algoritmi di compressione digitale agiscono proprio su questa successione, cercando di «comprimerla», di accorciarla, compattarla. Ad esempio, se ci sono 100 zeri di fila, indicano 100 x 0, anziché 00000... ripetuto per cento volte. Negli ultimi anni, gli algoritmi di compressione hanno fatto miracoli. Mentre il popolo di Internet stava ammirando le potenzialità dell'ormai famoso RealAudio e del più recente Streamworks, si è fatto strada Mpeg3. E' la terza versione di Mpeg (Motion Picture Expert Group) e può essere usato sia per audio che per video: per il computer e la rete, non fa nessuna differenza. Inaspettatamente, Mpeg3 è nato lontano dai laboratori di ricerca internazionali che hanno elaborato i precedenti Mpeg: l'ha messo a punto uno studente di Zagabria, Tomi slav Uzelac. Ma i risultati sono davvero incredibili. I file audio compressi con questo sistema hanno la stessa qualità di quelli Waveform (usati di solito nei Pc) con un ingombro ridotto del 90 per cento. Ciò significa che si può registrare un intero Cd occupando solo 67 Mb di disco fisso (hard disk), invece dei soliti 670. E senza perdere qualità. Il nuovo algoritmo di compressione consente quindi di registrare musica con poco in gombro e di scambiarsela i piacere sulla rete. Ma anche di venderla. E qui si aprono le porte del futuro anche per la distribuzione. C'è già chi profetizza che compreremo semplicemente le ultime novità della hit parade collegandoci direttamente a Internet. Daremo un'occhiata alla vetrina elettronica, sceglieremo le canzoni che ci piacciono di più e le scaricheremo diretta mente sulla memoria del no stro computer. Il pagamento avverrà tramite carta di credi to, ovviamente. Giovanni Valerio

Persone citate: Gillespie, Giovanni Valerio, Girls, Motion Picture, Peter Cari Goldmark, Spice

Luoghi citati: Stati Uniti, Zagabria