Dallo spazio direttamente su Internet di Vittorio Pasteris

Dallo spazio direttamente su Internet SUMMIT DELLA RETE A GINEVRA Dallo spazio direttamente su Internet Un progetto per collegare sonde, satelliti e diversi pianeti tra loro EM giunto il tempo di pensare al di fuori della Terra e di iniziare a costruire una Internet interplanetaria. Con una sfida ) \ :ca di fascino come q>: ta Vinton Cerf, inventore dei protocolli TCP/IP, e grande guru df Ha Rete, ha fatto sognare i più ui 1500 partecipanti all'ottava edizione dell'Internet Summit svoltosi a Ginevra. L'Intemet Summit è probabilmente l'evento annuale più importante dedicato alla Rete delle Reti, organizzato dali'Internet Society che si occupa di coordinarne lo sviluppo mondiale. L'idea della Internet interplanetaria è venuta alla Nasa dopo il grande successo del sito che trasmetteva le immagini di Mars Pathfinder. Gli scienziati americani si sono detti: perché ricevere i dati dallo spazio attraverso segnali radio, per poi ripubblicarli in Rete? Possiamo collegare direttamente ad Internet le astronavi e gli astronauti semplificando le comunicazioni e riducendo i costi. Un gruppo di lavoro sta studiando il progetto di questa Internet Stellare presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa finalizzandolo alle prossime spedizioni su Marte, per cui sono state pianificate una serie di missioni che dovranno preparare il terreno per la prima spedizione di esseri umani sul pianeta rosso. Marte dovrà diventare accessibile come un qualsiasi nodo Internet. Il problema più grave da risolvere per l'Internet stellare consiste -nella necessità di estendere le prestazioni del protocollo IP su grandi distanze come quelle fra i pianeti del Sistema Solare. Già oggi esistono degli Internet gateway, gestiti da satelliti geostazionari che orbitano intorno alla Terra. Ma le distanze che devono supera¬ re questi satelliti sono relativamente brevi. Il protocollo IP, alla base delle comunicazioni di Internet, è stato invece studiato per collegare stazioni relativamente lontane e con tempi di trasmissione modesti. Per superare questo limite nella Rete stellare il traffico di pacchetti IP tra un pianeta e l'altro sarà gestito da un nuovo Interplanetary Transmission Protocol. Per costruire il sistema che permetterà di comunicare attraverso l'Internet stellare la Nasa inizierà a lanciare dei satelliti con la funzione di Interplanetary Internet Gateway, i router della rete interplanetaria. In questo modo sarà possibile avere a disposizione una Internet funzionante su. ogni pianeta e fra i diversi pianeti del Sistema Solare ed oltre. Cerf ha ricordato che l'obiettivo del progetto è di creare una architettura flessibile in grado di collegare chiunque nello spazio e che questa nuova tecnologia utilizzata per l'Internet Spaziale potrà servire per migliorare la velocità e l'affidabiMtà della Rete terrestre. Ha anche sottolineato che sarà poi necessario modificare le regole per assegnare i nomi ai computer collegati alla Rete aggiungendo ad esempio i domini earth, moon o mare per quelli posizionati sulla Terra, sulla Luna o su Marte. Ritornando all'evoluzione della Rete sulla Terra Cerf ha presentato le ultime statistiche sulla diffusione della Rete. Attualmente sono stati registrati 3 milioni di nomi di dominio per un totale di 45 milioni di host, di circa 100 milioni di utenti sparsi in 240 nazioni. Il 75°ó del traffico di Internet è generato dal WWW ed esistono circa 1 milione e mezzo di siti web che contengono 350 milioni di pagine HTML. Vittorio Pasteris

Persone citate: Cerf

Luoghi citati: Ginevra