La magica chitarra di Hendrix nell'Italia del Sessantotto

La magica chitarra di Hendrix nell'Italia del Sessantotto ROCK La magica chitarra di Hendrix nell'Italia del Sessantotto Milano fece esplodere il Piper, oltre 1500 persone in un locale che ne poteva contenere poco più della metà. A Roma, al teatro Brancaccio, rinnovò il successo e, dopo il concerto, improvvisò una jam con musicisti italiani appena conosciuti: suonò con loro sino all'alba mentre i compagni s'imbucavano con due ragazze. L'indomani li imitò, scelse una delle fanciulle in adorazione, la A fortunata confiderà d'essere «rimasta un po' delusa». A Bologna, invece, finito lo show pomeridiano scomparve. Lo trovarono in un giardinetto, strafatto di droga. Jimi Hendrix venne in Italia nel maggio di 30 anni fa, suonò a Milano, Roma e Bologna. Quel tour di 5 giorni e quella lontana primavera in cui l'Italia scopriva la contestazione rivivono nelle pagine che i due autori hanno messo insieme raccogliendo inedite testimonianze di chi allora era ragazzo e sentì «colui che cambiò il modo di suonare la chitarra)), degli impresari, dei critici, delle comparse che, come Renato Zero, Raffaella Carrà, Carlo Massarini, inseguivano la fama. Bellissime, sentimentali e patetiche, le fotografie che corredano questo originale libro di rock e costume sul quale si stende la dolce ala della nostalgia. Claudio Giacchino Roberto Bonanzi Mario Comandini 5 GIORNI A MAGGIO Mondadori pp. 120, L 38.000

Persone citate: Carlo Massarini, Claudio Giacchino Roberto, Hendrix, Jimi Hendrix, Mario Comandini, Raffaella Carrà, Renato Zero

Luoghi citati: Bologna, Italia, Milano, Roma