PAURA E UMORISMO SONO ESSENZIALI PER STUPIRE E RASSICURARE

PAURA E UMORISMO SONO ESSENZIALI PER STUPIRE E RASSICURARE Tony Ross PAURA E UMORISMO SONO ESSENZIALI PER STUPIRE E RASSICURARE I- NSIEME con la famiglia e con gli amici, al mare in barca a vela, con un tir di bianco frizzante nella sti Iva e «scarabocchiando» i suoi buffi, strampalati personaggi: Tony Ross li sta festeggiando così, i suoi sessantanni. E dire che il fumettista, grafico pubblicitario ma soprattutto famoso illustratore inglese nei suoi sogni di bambino si vedeva invece cow-boy stella dei rodei, oppure attore protagonista di film applauditi dalle platee dei cinque continenti. Platee di mezzo mondo comunque le ha, Tony Ross: di bambini, appunto, divertiti dalle avventure che Tony disegna per loro. «Nelle storie per i piccoli gli ingredienti che contano sono l'amore, la paura e l'umorismo. E io, per vocazione, sono essenzialmente umorista» racconta. «Inoltre mi piace disegna. < delle storie attraverso cui i bariiflini sentano che il loro futuro sarà piacevole, in modo che vi si addenL. > volentieri e sicuri. Succede se quanto stanno guardando è davvero dalia loro parte, perché l'età "interiore" di chi le ha disegnate coincide con la loro, non con quella dei genitori o degli insegnanti. Così si dà loro la parola, non ci si limita a illustrare delle situazioni-specchio per i bambini». Tony Ross lo fa anche quando tratteggia le storie mitologiche di Geraldine Me Caughrean, da Dedalo e Icaro a II cavallo di Troia e a Teseo e il Minotauro (Mondadori, pp. 48, L. 6000 l'uno), mettendo in pagina personaggi sgangheratamente eroici. E quando disegna «a colori realistici» il topo e la papera, protagonisti del suo spassoso Stupido più stupida (Piemme, pp. 36, L. 8500), e il tenero, impacciato reuccio di I Want To Be. E' l'ultimo titolo uscito presso la londinese Andersen Press, con la quale ha pubblicato più di 50 titoli: «perché Klaus Flugge è un editore di grande talento, al quale stanno profondamente a cuore i libri e le persone. Con lui c'è un rapporto straordinario e, in più, riesce a far tradurre le mie storie perfino in America e in Asia». Che illustri racconti d'autore o storie sue, per Tony Ross «il disegno dev'essere onomatopeico rispetto alla narrazione, cosicché le immagini siano parole e viceversa. Per arrivarci, lascio che le idee mi "borbottino" nella mente come una pentola di fagiob. Poi butto giù di getto, subito disegni a colori che vanno dritti filati dal cuore al foglio di carta. Piuttosto che correggerli straccio e rifaccio, altrimenti perderei in immediatezza» è convinto. E aggiunge che soltanto in questo modo, lavorando così, riesce a rendere quell'effetto-sorpresa «che ti prende e ti costringe a voltare pagina divorando il libro. E, appena lo finisci, a non averne ancora abbastanza e a ricominciarlo da capo». E indubbiamente la storia «funziona» di nuovo, se è vero che tanti suoi piccoli lettori continuano a scrivergli che si divertono come se la guardassero per la prima volta.

Persone citate: Andersen, Icaro, Klaus Flugge, Tony Ross

Luoghi citati: America, Asia