La vita dì Memo Benassi mostro sacro, ingenuo e geniale di Osvaldo Guerrieri

La vita dì Memo Benassi mostro sacro, ingenuo e geniale TEATRO La vita dì Memo Benassi mostro sacro, ingenuo e geniale I Memo Benassi non esisteva fino ad oggi una biografia. Articoli, tanti; recensioni, un diluvio. Ma una biografia... Eppure Benassi ha occupato un posto centrale nel teatro del '900. Partner di tutti i mostri sacri, a cominciare dalla Duse, ha recitato fino a quando una paresi non lo costrinse ad abbandonare la scena: ed erano gli Anni '50 (morì nel '57). La testa leonina, imponente eppure delicata, la voce sublime, che sembrava destinata al belcanto, finché un rovinoso debutto in Tosca non decise altrimenti, lo stile che dalla tradizione ottocentesca si specchiava nel rinnovamento già vivo nell'aria, Benassi fu definito «floreale». Ma con pertinenza Mauro Paladini parla di «attore indipendente», lontano dalle scuole, a suo modo unico, com'è possibile ancor oggi verificare nelle registrazioni tevi di Enrico TV o di Re Lear. Il libro contiene una lunga intervista con Glauco Mauri, il quale così definisce l'artista: «In scena portava l'ingenuità che occorre al teatro, l'ingenuità dei bambini [...] ma con un temperamento e una vitalità trascinanti. Era un attore completamente incostante, non aveva una geometria interpretativa ma aveva una grande agilità mentale, era molto estroso». Osvaldo Guerrieri MEMO BENASSI Mauro Paladini Ed. Silva pp. 192. s.i.p.

Persone citate: Benassi, Duse, Enrico Tv, Glauco Mauri, Mauro Paladini, Memo Benassi, Silva