UN EUNUCO CONTRO I BUROCRATI di Giovanni Tesio

UN EUNUCO CONTRO I BUROCRATI UN EUNUCO CONTRO I BUROCRATI E9 la storia di un lungo viaggiare quella che il sessantunenne Maurizio Brunori, esperto in civiltà dell'Estremo Oriente, racconta nel suo romanzo d'esordio, // Grande Eunuco e la sua fiotta, pubblicato da Einaudi (pp. 184, L. 20.000). Un fatto che ha un suo fondato credito storico, romanzato secondo dettami di buona sobrietà narrativa. Settantasette capitoli brevi, ognuno dei quali riporta un messaggio che il Grande Eunuco dai Tre Gioielli, ammiraglio imperiale della flotta che torna in Cina dopo un lungo periplo di civilizzazione, manda al figlio adottivo servendosi di colombi viaggiatori. I settantasette capitoli sono a volte intervallati e alla fine conclusi da qualche altro messaggio di risposta o di allarme che viene dalla capitale. Nel dialogo incomodo che corre su grandi e rischiose distanze passano molti fatti, e si disegna il destino di un'annosa vicenda di palazzo che nei modi della più segreta macchinazione vede armato il gruppo immobilista dei «burocrati» contro il gruppo progressista degli «eunuchi», arrivando a colpire la vita stessa del Grande Ammiraglio insidiata dal più subdolo dei sicari. Alle notazioni di viaggio e di palazzo i messaggi intrecciano considerazioni di umana saggezza attinte alte duttili risorse taoiste che si oppongono alla tradizionale rigidezza confuciana. E il racconto corre nel suo lindore di carta e di maniera. Ma proprio questo è il punto. Dietro la storia pur cosi giusta e assennata di Brunori, il gusto non ce la fa a decollare. Sarà questione di palati un po' inebetiti? O sarà magari che dopo Calvino sono ormai troppi i libri rarefatti e perfetti che finiscono a viaggiare nel vuoto della forma o lungo le sue rotte più o meno immediate? Giovanni Tesio

Persone citate: Brunori, Calvino, Einaudi, Maurizio Brunori

Luoghi citati: Cina, Estremo Oriente