Ferrari-Mdaren, la guerra dietro le quinte di Cristiano Chiavegato

Ferrari-Mdaren, la guerra dietro le quinte Domenica in Belgio va in scena un'altra sfida decisiva per il titolo, mentre si scatena la caccia ai tecnici Ferrari-Mdaren, la guerra dietro le quinte Ingaggi da favola: anche così si catturano i migliori progettisti ro le quinte migliori progettisti v 1 mi Altra (ultima) spiaggia, altro mare, quello verde delle foreste delle Ardenne. Il GP del Belgio domenica riproporrà il motivo dominante di questo finale di stagione del Mondiale di Formula 1, la sfida tra McLaren e Ferrari, tra Hakkinen e Schumacher. Sette punti da amministrare e possibilmente da incrementare per il finlandese, da recuperare per il tedesco. Una pista che ha già visto quattro successi del campione di Maranello che tuttavia potrebbe anche favorire le doti velocistiche della vettura inglese. Molta incertezza dopo il risultato un po' a sorpresa di Budapest e dopo la serie di test effettuati dalla Ferrari e Monza e dalla McLaren sia nel circuito italiano sia in quello di Silverstone. Ma intanto esplode anche, dietro le quinte, la guerra per i migliori tecnici, senza esclusione di colpi. Offerte da favola ad alcuni progettisti per passare da una squadra all'altra. Decine di specialisti contattati per cambiare «maglia». E fra questi anche alcuni della Ferrari, che già aveva dovuto cedere un paio di uomini alla Mercedes per i motori. PASSO LUNGO. Dopo le prove di Monza la Casa del Cavallino ha deciso di far correre nella quart'ultima gara del campionato la F300 a passo lungo. Evidentemente la vettura ha fornito indicazioni positive e dovrebbe essere più competitiva di quella standard utilizzata sinora. Schumacher e Irvine hanno percorso centinaia di chilometri senza problemi di affidabilità. Nei curvoni lunghi di Spa dovrebbe essere più stabile e sfruttare meglio le gomme che saranno comunque di tipo nuovo. «Dobbiamo cercare di aumentare la velocità di punta delle nostre monoposto - ha dichiarato Jean Todt al quotidiano francese L'Equipe - e l'allungamento del passo è una delle strade da percorrere». Senza dimenticare che la pioggia è sempre in agguato in Belgio e potrebbe essere un'arma in più da sfruttare per Schumacher. La McLaren in ogni caso non farà una corsa di contenimento ma d'attacco. Hakkinen ha espresso l'intenzione di aumentare il proprio vantaggio subito per evitare i rischi successivamente, nelle altre tre gare da disputare a Monza, al Nùrburgring e nella finalissima di Suzuka. TERZI INCOMODI. Come al solito, anche se sinora si è trattato più di minacce teoriche che non di reali possibilità, puntano alla sorpresa Williams e Benetton, con qualche ambizione anche da parte della Jordan. Villeneuve, forte di due terzi posti consecutivi e di una vettura in netto progresso vorrebbe fare da arbitro nel duello Hakkinen-Schumi, senza pregiudizi o obiettivi prefissati. «Sono convinto - ha detto il canadese - che la McLaren resti la favorita per il titolo, anche se il tedesco è indubbiamente un rivale da tenere sempre d'occhio. Io comunque non farò differenze: la mia intenzione è quella di vincere almeno una gara prima della fine della stagione. E il circuito di Spa è il posto giusto per sperare». Anche Giancarlo Fisichella e Alex Wurz sognano il colpo grosso: «A Budapest - ha affermato il romano - sono rimasto molto deluso delle nostre prestazioni. Ma sono anche sicuro che la nostra Benetton si rivelerà più competitiva su un tracciato come quello belga». MERCATO. E ci sono altri piloti intenzionati a ben figurare. Fra questi Ralf Schumacher, il fratellino terribile di Michael. Il giovane tedesco resta il «pezzo» più ambito del marcato-piloti ancora in ebollizione. L'indiscrezione secondo la quale Ralf avrebbe firmato per quattro anni alla Williams è stata per ora smentita. Ma ci sono buone possibilità che l'accordo vada in porlo, se non è già stato raggiunto. Schumi junior, in trattativa anche con la sua attuale squadra, la Jordan, e la nuova Bar di Villeneuve, sarebbe il pilota prescelto dalla Bmw che fornirà i motori alla scuderia di Grove dal 2000. La marca tedesca desidera fare un ritorno dirompente in FI : battere la Mercedes alleata-padrona della McLaren e la Ferrari con il tedesco Schumi senior. Alla Williams potrebbe finire anche Jean Alesi, in grandissima forma, che meriterebbe una squadra vincente. Per quanto riguarda il compagno di Villeneuve alla Bar, si parla ancora di Zanardi, ma non sono escluse altre soluzioni. TECNICI D'ASSALTO. Da qualche tempo anche il mercato dei tecnici della FI è molto attivo. I progettisti e gli specialisti validi sono pochi e gli ingaggi salgono alle stelle. Del resto se si spendono decine di miliardi per i piloti e centinaia per la ricerca, si può investire molto anche su un buon ingegnere. Spesso i tecnici passano da una squadra all'altra portando con sé i «segreti» delle scuderie per le quali hanno già lavorato. Si tratta quasi di una forma di spionaggio che però non si può evitare. Anche la Ferrari è nel mirino degli altri team: se negli anni scorsi Maranello è riuscita ad accaparrarsi alcuni specialisti di valore (come Ross Brawn e Rory Byrne) adesso sono i suoi uomini ad attirare la concorrenza, soprattutto nel settore dei propulsori. Fra le squadre più attive nelle ricerca la McLaren e la Bar. Cristiano Chiavegato Craig Pollock (nella foto con Villeneuve), manager della Bar, sta contattando molti tecnici per rinforzare la squadra che il prossimo anno farà correre il canadese puntando subito in alto; a destra Ron Dennis (McLaren), uno dei più attivi nel cercare progettisti FORMULA 1