Magico Max riconquista la vetta

Magico Max riconquista la vetta A Brno vince anche Melandri, altri 3 italiani vanno sul podio; solo Rossi delude Magico Max riconquista la vetta Biaggi umilia Doohan e vola verso il Mondiale BRNO DAL NOSTRO INVIATO Se, dopo un mese di inattività, 11talmoto raggiunge questi risultati, allora ben vengano le vacanze. Sarà stata la gran voglia di ritornare alle corse, ma i piloti italiani a Brno, nel Gran Premio della Repubblica Ceca (decima prova del motomondiale) hanno conquistato vittorie e podi oltre ogni più rosea previsione. Un trionfo. Ha iniziato il giovanissimo Marco Melandri, 16 anni compiuti a inizio del mese, nella classe 125, che ha battuto allo sprint l'attuale leader del campionato del mondo, il giapponese Sakata (Aprilia). E sul podio è finito anche Lucio Cecchinello, il quale ha raccolto il secondo podio della sua carriera dopo i successi nel Gp di Spagna. La giornata è continuata con l'en plein di Casa Aprilia nella classe 250 con, nell'ordine, Harada, Capirossi e Lucchi. Un trionfo appena oscurato dal brutto errore di Valentino Rossi che, scivolando al primo giro, ha danneggiato vistosamente il povero Perugini, autore di una incredibile rimonta dall'ultimo al nono posto finale. Poi ecco irrompere sulla scena Sua Maestà Max Biaggi, un pilota che mantiene sempre le promesse. Alla vigilia aveva detto: «Devo tornare a vincere e lo voglio fare qui a Brno, dove da quattro anni consecutivamente non ho avversari». E' stato di parola, e con questo successo si è riappropriato del primato in classifica. Magari sarà stato favorito anche dalla autoeliminazione per una scivolata del suo acerrimo rivale, Michael Doohan (che lo segue ora a 13 lunghezze, superato di due punti anche da Criville), ma è indubbio che la pressione alla quale Max riesce a sottoporre l'australiano è tale da costringerlo all'errore. Per la prima volta da quattro anni a questa parte, infatti, Mick ha di fronte un avversario nuovo, un campione vero, al quale non riesce a prendere le misure: i vari Barros, Criville, Checa, Okada, Crafar e Abe li ha battuti tutti. Con Max questo giochetto non riesce appieno. Ha, è vero, già 4 successi al suo attivo, ma è altrettanto vero che non ha concluso tre Gran Premi e questo, nell'economia di una stagione, ha un peso rilevantissimo, visto che il romano è andato sempre a punti. Ieri, poi, la gara di Max è stata un piccolo capolavoro di pazienza: è rimasto in testa dall'inizio alla fine senza mai permettere ai suoi avversari di metterlo in condizione di sbagliare. Giro dopo giro non ha mantenuto che un esiguo margine di vantaggio, appena due decimi di secondo, ma sufficienti per controllare in ogni istante che cosa stava succedendo alle sue spalle. E negli ultimi giri, quando prima Okada e poi Barros hanno tentato un allungo, li ha costretti all'errore. L'unico che non è caduto nel trabocchetto è stato Criville, ma per evitare gli errori di traiettoria dei due, lo spagnolo è stato costretto a chiudere il gas. Era quanto sperava Biaggi che, con un allungo deciso, è andato a vincere indisturbato, per poi impennare la moto pericolosamente (rischiando la caduta) tagliato il traguardo. Senza emozioni la gara della 250: tutta colpa dello strapotere Aprilia e della pochezza tecnica delle Honda le quali hanno portato a Brno alcuni particolari rivoluzionari che invece di aiutare i vari Ukawa, Jacque e Perugini hanno peggiorato la situazione a tutto vantaggio di quelle scuderie che usano moto standard modificate. Il successo di Harada proietta il giapponese verso il titolo iridato, sebbene Capirossi non sia affatto d'accordo meditando il riscatto già dalla prossima gara di Imola, a pochi chilometri da casa sua. E per concludere Melandri: l'apprendistato del bimbo di Ravenna continua nel migliore dei modi: ieri ha centrato il secondo successo nella sua prima stagione mondiale, una cosa che non era riuscita neppure a Valentino Rossi. Ciò che stupisce, in Marco, è la maturità che lo porta a preparare la moto per la gara infischiandosene di cercare la pole position che nella ottavo di litro ha un valore marginale visto le potenze non eccessive dei propulsori. Ora per il motomondiale inizia il rush finale: 5 gare in tre continenti nelle prossime 8 settimane. L'appuntamento è per il 6 settembre a Imola, e certamente ci sarà sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni: l'Italmoto lo merita. Enrico Biondi Max Biaggi (foto grande) festeggia con un'acrobatica impennata la vittoria nelle «mezzo litro»; Marco Melandri (a fianco), 16 anni compiuti da poco, sul podio dopo il successo nella classe 125

Luoghi citati: Aprilia, Imola, Ravenna, Spagna