Luperini: un peccato di presunzione di Franco Bocca

Luperini: un peccato di presunzione Luperini: un peccato di presunzione «Ho perso il Tour perché ho corso troppo, ero stanca» Due vittorie di tappa, il secondo posto in classifica generale, il primato nel Gran Premio della Montagna e il successo del suo team nella classifica a squadre: un bilancio di tutto rispetto, quello ottenuto al Tour femminile da Fabiana Luperini, che alla partenza della Grande Boucle tutta le partecipanti avrebbero certamente sottoscritto ad occhi chiusi. Tutte meno lei, Fabiana, che dopo aver fatto poker al Giro d'Italia era partita per l'avventura francese con speranze più che concrete di mettere a segno la quarta accoppiata consecutiva Giro-Tour: un'impresa che sarebbe stata leggendaria. Invece, pur battendosi con la consueta determinazione, la ventiquattrenne scalatrice pisana non ha mai realmente insidiato la leadership della lituana Edita Pucinskaite, che ha conquistato la maglia oro al termine della prima tappa e l'ha portata con grande disinvoltura fino al traguardo finale di Strasburgo, dove il Tour donne si è concluso sabato sera. Come mai? «La verità - confessa Fabiana - è che quest'anno ho gareggiato molto di più che nelle scorse stagioni. Il 1° marzo mi sono imposta nella prima corsa del calendario a Lugano, poi ho continuato vincendo la Freccia Vallone, il Giro d'Italia e il Tour de l'Aude, oltre a diverse corse nazionali. E così mi sono presentata al via più stanca rispetto agli scorsi anni, mentre la Pucinskaite aveva finalizzato la sua preparazione proprio in funzione del Tour. Comunque non cerco scuse, ha pienamente meritato la vittoria». Secondo Marino Amadori, che guida Fabiana dall'ammiraglia, la Luperini sta vivendo un momento molto delicato della sua carriera: «Per lei, abituata a restare sola ogni volta che la strada saliva, non è stato facile rendersi conto di non riuscire a fare il vuoto. E' stato un duro colpo, ma le servirà per maturare». Adesso, comunque, è già ora di guardare al futuro. E di pensare alla prova iridata, che si svolgerà ai primi di ottobre a Walkenburg, in Olanda. «Per chi è protagonista al Giro e al Tour - dice Fabiana - è difficile poi mantenere la condizione fino a ottobre. Però si tratta di un appuntamento troppo importante per rinunciarvi a priori. Penso dunque che sarò al via anche quest'anno, anche se il percorso mi si addice poco. Credo però che dovrò rimandare le mie ambizioni iridate al prossimo anno, quando i mondiali si svolgeranno in Italia e per giunta su un circuito, quello veronese delle Torricelle, che a mio avviso può diventare impegnativo. Ho già deciso che nel '99 rinuncerò al Giro d'Italia, per potermi concentrare sui due grandi obiettivi stagionali: rivincere il Tour ed essere finalmente protagonista ai Mondiali». Franco Bocca

Persone citate: Edita Pucinskaite, Fabiana Luperini, Luperini, Marino Amadori, Pucinskaite

Luoghi citati: Italia, Lugano, Olanda, Strasburgo