Pensionala muore dopo lo scippo
Pensionala muore dopo lo scippo L'aggressione sabato mattina sotto casa, è spirata in ospedale nella notte Pensionala muore dopo lo scippo II suo cuore non ha resistito allo spavento bisogna trovare il colpevole». Giustizia per l'ennesimo episodio di violenza contro un innocente, in una Torino svuotata dalle vacanze: città che soltanto un mese fa - e sempre per uno scippo - vide un bambino di quattro anni finire in coma. La notizia della morte dell'anziana signora ha colto di sorpresa i suoi familiari: «Non ci sembra vero: sembrava stesse bene, ri¬ cordava quasi tutto di quanto le fosse accaduto e invece...». A poco servono le giustificazioni dei sanitari che ieri mattina ripetevano ai parenti: «A quell'età un grande spavento può essere fatale». Ora, su quello che a tutti gli effetti si è trasformato in un omicidio, poco importa se volontario o preterintenzionale, stanno indagando gli uomini della Mobile. Pattugliano la zona per cercare testimonianze e identificare al più presto lo scippatore assassino. Maria Assunta Altini Brunero poco prima di morire ha raccontato di un giovane che l'ha assalita alle spalle e poi l'ha gettata a terra: «Mia madre non ha capito se aveva un complice oppure no e se poi è fuggito a piedi o in moto: ha battuto la testa, non poteva certo ricordare». Il primo a soc¬ correre l'anziana è stato un uomo di circa 40 anni che ha chiamato con il cellulare l'ambulanza: ai medici ha spiegato di non avere assistito all'aggressione, poi di lui si sono perse le tracce. «Eppure ci sarebbe stato molto utile - dice il genero Giacomo Di Perna - non mi darò pace finché non troverò questi criminali». Maria Assunta Altini aveva qualche problema circolatorio Aveva 85 anni e pesava 37 chili. Era uscita per andare al supermercato, l'hanno buttata a terra per portarle via la borsa con 101 mila lire: ha battuto la testa e s'è rotta un femore come tutti gli anziani della sua età, ma aveva ancora sufficienti energie per essere autonoma: amava farsi la spesa e cucinare la cena. «Scendeva da noi tutte le sere per prendersi il caffè e guardare un po' di tv» ricorda commossa la figlia. E sabato mattina è uscita di casa come sempre, senza avvertire nessuno, attorno alle 10,30. Era diretta al supermercato Crai. Ha camminato lentamente sino in via Carrera e lì, a pochi passi dalla meta, è stata aggredita. Ad avvertire i familiari (figlia e genero gestiscono una tabaccheria alle Vallette) sono stati i medici del pronto soccorso del Maria Vittoria. «Ci siamo precipitati in ospedale - racconta Teresa Brunero e appena arrivati nel reparto dove la mamma era ricoverata abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Le analisi erano perfette e lei in grado di parlare, raccontare il dramma che aveva appena vissuto». Anche i medici erano ottimisti. «Le ossa degli anziani sono fragili - dicevano - era il minimo che potesse capitare, stia tranquilla signora, l'importante è che le analisi siano a posto». Ma ci voleva un elettrocardiogramma dell'anima per capire che Maria Assunta Altini Brunero non ce l'avrebbe fatta. Emanuela Minuccì Aveva ottantacinque anni e pesava 37 chili. Sabato mattina è uscita per andare al supermercato, a pochi metri da casa. L'hanno strattonata, buttata a terra per portarle via la borsa con dentro mezza pensione: 101 mila lire. Ha battuto la testa e si è rotta un femore. All'ospedale è arrivata sotto choc. «Ha solo questa brutta frattura - hanno assicurato i medici - guarirà in ima quarantina di giorni». E, invece, dopo dodici ore il suo cuore non ce l'ha più fatta. Maria Assunta Altini Brunero si è spenta alle 23 di ieri nel reparto Ortopedia dell'ospedale Maria Vittoria. Dodici ore dopo aver subito uno scippo facile quanto crudele. Lei, la più indifesa delle vittime, una donna che stava in piedi per miracolo, portava un pesante busto per proteggersi dall'artrosi, e a cui spesso i passanti offrivano il braccio per attraversare la strada. Ora quello scippo accaduto davanti all'anagrafe di via Valentino Carrera, poco lontano da corso Marche, è diventato un omicidio. Ai danni di una persona che a 85 anni aveva ancora la lucidità per vivere sola in un appartamento di corso Bernardino Telesio 55. Tre piani sotto abita la figlia Teresa Brunero insieme con il marito Giacomo Di Perna. Ora i parenti invocano disperatamente giustizia «perché la mamma è stata assassinata e
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