Soci da spiaggia (e da discoteca) non c'è vacanza fuori da Rimini di Bruno Gambarotta

Soci da spiaggia (e da discoteca) non c'è vacanza fuori da Rimini RADE® & RADIO Soci da spiaggia (e da discoteca) non c'è vacanza fuori da Rimini UNO che fosse costretto a vivere in una stanza murata e senza finestre e che avesse come unico collegamento esterno le tre reti di radio Rai, quale idea si farebbe delle sere d'estate? Da una parte Radio 3 lo porta in giro per i più prestigiosi festival d'Europa, compreso il più snob, quello di Glyndebourne; dall'altra Radio 2 con «Soci da spiaggia» lo immerge nello sballo giovanile della costa romagnola. Fra le due punte della forbice, niente. 0 «Rodelinda; regina dei Longobardi» di Handel o il gergo giovanile di Andrea Pellizzari e Fabio Volo, i conduttori di «Soci da spiaggia», in onda tutte le sere dalle 20 alle 23 e oltre. («Tu cosa ti rifaresti, il naso, le orecchie, la bocca?» «Io mi rifarei una mia ex fidanzata»). «Soci da spiaggia» va in onda dalla discoteca «Bandiera Gialla» di Rimini, come la trasmissione televisiva «Cocco di mamma». Per disposizione dell'Antitrust tutti i programmi Rai che riguardano la riviera romagnola devono andare in onda dal «Bandiera Gialla». Dividendo in due categorie gli ascoltatori, abbiamo quelli che si I trovano sulla riviera adriatica e I quelli che si trovano altrove. E' da presumere che i primi non siano andati in vacanza in una regione dove l'offerta di divertimenti è mitica per starsene in albergo ad ascoltare la radio, a meno che non abbiano preso la salmonella. Perché quelli che sono altrove dovrebbero provare interesse al racconto di come si divertono gli altri mettendosi in ascolto di «Soci da spiaggia»? Per diversi motivi: intanto, nella sua sgangherataggine, è una trasmissione allegra, che non pretende di essere diversa da quella che è; produce, in chi l'ascolta e non appartiene a quel mondo, una giusta dose di irritazione che testimonia della sua autenticità. E' la cosa più vicina alle radio private che sia finora uscita dai cantieri della Rai e non per niente è prodotta esternamente. E poi: vi siete mai chiesti che cosa si dicono i ragazzi che la sera si radunano attorno a elementi dell'arredo urbano scelti per misteriose ragioni? Quali sono le parole magiche che scatenano nei presenti risatelle a cascata? «Soci da spiaggia» è un buon punto di osservazione. Non potevano mancare l'esperto navigatore su Internet e il tema della puntata che qui giace inerte e viene sbattuto ogni tanto come una to¬ vaglia piena di briciole. «E' meglio un torto subito o un torto fatto?». Risponde un emulo di Carlo Verdone: «Un torto quando lo fai lo subisci, è tutto un karma, capisci?». La risposta più furba l'ha data Stefano Malaisi, l'Internettista: «E' meglio un torto subito, così potrò rinfacciartelo per tutta la vita». Gli autori del programma, qualche sospetto che ci sia vita anche fuori dal «Bandiera Gialla» l'hanno avuto e ogni sera è previsto un collegamento con una località balneare, fornendo notizie utili e calendari di manifestazioni. Per dare il giusto rilievo alle vacanze intelligenti, Andrea Pellizzari ha suggerito di visitare a Sabaudia la mostra di Raffaella Strapponi intitolata: suggestioni, trasparenze e chiaroscuri dell'anima. Giovanni Secci, presidente della Pro Loco di Sabaudia, ha detto: «Per chi piace la spiaggia c'è un mare cristallino». GÈ consiglio di gemellare Sabaudia con 0 campeggio di Celiale dove alle 7 di sera una voce dall'altoparlante annuncia: «Chi vuole il latte fresco è arrivato». Chi pretende che davanti a un microfono si parli un italiano decente è arrivato. Bruno Gambarotta ria |

Persone citate: Andrea Pellizzari, Carlo Verdone, Fabio Volo, Giovanni Secci

Luoghi citati: Europa, Rimini, Sabaudia