«Ciampi, sul patto sbaglia»
«Ciampi, sul patto sbaglia» «Ciampi, sul patto sbaglia» Guidi: dobbiamo competere sui mercati riesco a capire tecnicamente che cosa voglia dire». Non sarà perché Ciampi chiede agli imprenditori di impegnarsi a mantenere immutati i margini unitari di profitto? Insomma, perché vi chiede di mettere un tetto ai vostri profitti per finanziare gli investimenti? «Non metto minimamente in dubbio la buona fede della sua proposta che d'altra parte dovrebbe impegnare anche i sindacati a garantire maggiore flessibilità del mercato del lavoro. Ma mi stupisco che mentre in una condizione di mercato globale da anni stiamo cercando una via europea al capitalismo che ci metta tutti nelle stesse condizioni, ecco che da noi arriva una proposta del genere...». Che punta l'indice sui vostri profitti, sui vostri investimenti, sulla vostra competitività. «Mi pare che si dimentichi, o almeno che si sottovaluti, una ve- «Imbrigliare i profìtti delle imprese? Ma oggi le sfide sono globali» rità fondamentale: oggi gestire un'impresa è opera difficilissima perché il mercato vive in una competizione globale. E noi imprenditori, grandi, piccoli, medi, per garantirci fasce di mercato, per salvare la nostra competitività, già abbiamo limato da anni i nostri profitti, il cosiddetto primo margine. Tutti perdiamo mediamente un punto, un punto e mezzo all'anno. Perché questo fatto viene trascurato?». Se rifiutate la leva dei profitti, ritornate a presentare la solita ricetta a base di sgravi fiscali e contrihutivi? «E' mica colpa mia se pago 40-50 milioni all'anno un mio operaio che riceve poi in busta solo un milione e seicentomila lire. E' un discorso che abbiamo già fatto cento volte. E poi per migliorare l'appetibilità del Sud, agli occhi dell'imprenditore del Nord, mancano le infrastrutture, manca la formazione, c'è jl problema dell'ordine pubblico, della giustizia, della burocrazia, malgrado gli sforzi di Bassanini. E poi, diciamolo francamente, in questa situazione di mercato l'unico lavoro che aumenta al Sud è quello in nero». Ma il governo ha attuato i patti territoriali, i contratti d'area, ha sveltito il mercato del lavoro. Qualcosa non comincia a muoversi anche al Sud? «Anch'io vado a installarmi a Manfredonia, ma gli strumenti messi in campo dal governo, e attuati solo in parte, non bastano da soli. Bisogna risolvere il problema del lavoro sommerso e si deve stimolare la mobilità sul territorio. Perché al Centro- Nord c'è la piena occupazione, anzi si cerca invano personale specializzato, mentre al Sud c'è l'emergenza-lavoro. E c'è gente che resta disoccupata mentre a due-tre ore di treno troverebbe un posto». Insomma volete più flessihilità, come vi accusa la maggioranza, senza essere obbligati a fare maggiori investimenti a scapito dei profitti? «Guardi, ascolto con un certo fastidio le ricorrenti sferzate contro il mondo imprenditoriale, le continue accuse di egoismo. Non è che gli imprenditori vogliano la flessibilità per avere la libertà di licenziare. Ma bisogna ampliarne gli strumenti, come i contratti a termine, l'apprendistato, i contratti di formazione e se indispensabile applicare anche la flessibilità in uscita. Se no l'azienda preferirà sempre investire per acquistare un macchinario invece di assumere». Paolo Patruno L'INDUSTRIA NON CI STA AROMA Guidalberto Guidi, uno dei più autorevoli esponenti del vertice di Confindustria e responsabile del Centro Studi, proprio non va giù l'ultima proposta di «patto sociale» avanzata da Ciampi, all'insegna di più investimenti al Sud da parte degli imprenditori, a spese dei profitti, in cambio di maggiore flessibilità del mercato del lavoro. Allora, dott. Guidi, Ciampi invita gli imprenditori a investire non solo per creare nuova occupazione nel Mezzogiorno, come vuole il governo, ma anche perché conviene agli stessi industriali, migliorandone la competitività: perché non è d'accordo con il ministro del Tesoro? «Guardi che ho una grande stima per Ciampi, un uomo che, da Amato in poi, ha evitato che questo Paese andasse a gambe all'aria. Ma premesso questo, davanti alla sua proposta resto davvero perplesso, sconcertato. Non
Persone citate: Bassanini, Ciampi, Guidalberto Guidi, Guidi, Paolo Patruno
Luoghi citati: Manfredonia
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