Giallo sui f laconcini esplosivi

Giallo sui f laconcini esplosivi BRESCIA. Resta avvolta nel. mistero la vicenda del liquido esplosivo, con tanto di sigla Tnt, ritrovato sulla carrozza 13 (quella di coda) dell'Intercity Trieste-Sestri Levante sabato pomeriggio da un bambino e fatto brillare dagli artificieri in serata alla stazione di Brescia. Gli investigatori, comunque, non hanno dubbi: «Nessun attentato - assicurano -. Non c'eia nessun innesco, dunque non sarebbe esploso nulla». Le domande restano tante. Quale sostanza contenevano i 44 flaconcini di liquido altamente infiammabile nascosti sotto i sedili? Oggi, sul tavolo del sostituto procuratore di Brescia Silvio Bonfigli, arriveranno gli atti della vicenda, ma soltanto dopo le analisi di laboratorio si potrà saperne di più. Nelle prossime ore i flaconcini saranno portati nei laboratori della polizia o in quelli dei carabinieri del Cis (il Centro di investigazione scientifica), a Roma. Nelle mani del magistrato bresciano saranno consegnati anche i sei flaconcini «salvati» dalle esplosioni con le quali gli artificieri hanno fatto brillare l'esplosivo. Esclusa l'ipotesi-attentato (qualcuno aveva fatto balenare l'idea che tutto fosse opera degli integralisti islamici), gli inquirenti sono sicuri però che non si è trattato di uno scherzo. Se così fosse, quei flaconcini non sarebbero stati nascosti sotto un sedile, dove ci si può arrivare solo per caso (come ha fatto il bambino che ha permesso di scoprire il liquido). Non viene escluso che il pacco contenesse Lsd mischiato a droga liquida, [v. cor.] Giallo sui f laconcini esplosivi Trovati sul treno

Persone citate: Silvio Bonfigli

Luoghi citati: Brescia, Cis, Roma, Sestri Levante, Trieste