Caso Giordano, cattolici all'attacco

Caso Giordano, cattolici all'attacco Ma Enrico Letta, numero due del Ppi, critica il presidente dell'Udr: «E' fantapolitica» Caso Giordano, cattolici all'attacco Buttiglione: aria di regime politiche dietro l'inchiesta di Napoli appare anche Gianni Baget Bozzo, che per questo motivo non crede sia giusto il parallelo tra la vicenda del cardinal Giordano e la difficoltà giudiziarie di Silvio Berlusconi. «Non mi pare si possano paragonare i due casi», dice il sacerdote vicino al leader del Polo. E spiega: «Nel caso di Berlusconi c'è una storia politica e giudiziaria complessa che può essere interpretata come un conflitto politico-istituzionale. Per il cardinale di Napoli nessuno può pensare che dietro alla procura di Lagonegro ci sia un disegno politico. Berlusconi può ben dichiarare d'essere perseguitato, il cardinale no», conclude Baget. Chi non fa cenno a dietrologie di sorta e, anzi, usa toni di grande prudenza, è il quotidiano cattolico L'Avvenire, che pure dedica alla vicenda un commento in prima pagina. L'organo della Conferenza Episcopale Italiana definisce infatti le accuse al cardinal Giordano non false ma «incredibili» e «patentemente inverosimili». Anche se poi denuncia con fermezza i metodi usati dai magistrati: «C'è una profonda sensazione di disagio per la maniera in cui si è sviluppata sia sul piano sostanziale sia a livello formale una delicata azione giudiziaria». Calibrando bene le parole, il quotidiano della Cei parla di «metodi obiettivamente ruvidi» se non addirittura disinvolti e tendenti a un'inevitabile spettacolarizzazione. «Per una volta il personaggo in vista è trattato senza riguardo alcuno. Una consolazizone certo, sia pure alla rovescia, per questo nostro strano Paese», prosegue amaro. E conclude con una frase del presule napoletano: «Che la giustizia prosegua con serenità». Cautela sulla sostanza, esecrazione dei metodi insomma. E sul blitz dei giudici interviene anche il segretario dell'Udr Clemente Mastella, che ha chiesto un intervento del Csm e dello stesso Scalfaro contro «una spettacolarità dell'azione giudiziaria di cui si era persa traccia». Durissimo su questo punto anche il senatore di Fi Marcello Pera, che parla di «blitz disgustoso» e bolla il magistrato di Lagonegro come «mi replicante di provincia dei vari Borrelli e Caselli di cui avrà imparato i metodi». [m. g. b.] Uomini della Guardia di Finanza durante il blitz alla Curia arcivescovile di Napoli Pera: il blitz è stato disgustoso Baget Bozzo «Il cardinale non è un perseguitato» ROMA. Cattolici all'attacco sulla vicenda giudiziaria del cardinal Giordano. Il presidente dell'Udr Rocco Buttiglione avanza addirittura il sospetto che l'indagine sul cardinale sia da ricollegarsi alle recenti critiche venute dal mondo cattolico alla politica del governo Prodi. Quasi che possa esistere un filo che unisce il governo ulivista ai magistrati. «Non vorrei che queste vicende potessero essere interpretate come un ammonimento alla Chiesa cattolica e all'episcopato italiano ad allinearsi. Non vorrei che tutto questo potesse essere letto come una risposta ad un atteggiamento più indipendente del mondo cattolico» sostiene il filosofo ex segretario del Cdu, che parla di «voglia di regime» e si dice anche molto preoccupato per il trattamento disinvolto dei Patti Lateranensi e avanza il dubbio «che si siano violati o forzati la lettera e lo spirito che garantiscono la libertà della Chiesa in Italia». L'ipotesi dietrologica del presidente dell'Udr trova concorde l'alleato nazionale Francesco Storace, che rivela di aver pensato la stessa cosa: «Anchi'io, quando ho parlato di un bluff, intendevo fare, sia pure con un linguaggio più sfumato, la stessa denuncia. Buttiglione ha ragione, anzi, ha straragione». Opposta la reazione del vicesegretario del Ppi Enrico Letta, al quale il retroscena di Buttiglione sembra «pura fantapolitica». «In questa vicenda meno dietrologie si fanno meglio è sostiene Letta -. Meglio anche perché la faccenda si concluda, come noi auspichiamo, nel modo più rapido e positivo per il cardinale, al quale rinnoviamo la nostra solidarietà e fiducia». Scettico su eventuali ragioni

Luoghi citati: Lagonegro, Napoli, Roma