Terremoto a Mosca, torna Cernomyrdin di Anna Zafesova

Terremoto a Mosca, torna Cernomyrdin Cacciato 5 mesi fa, rientra promettendo un governo di unità nazionale coi comunisti Terremoto a Mosca, torna Cernomyrdin Eltsin lo nomina primo ministro al posto di Kirienko MOSCA NOSTRO SERVIZIO Dopo il terremoto economico arriva quello politico: Boris Eltsin come sempre, a sorpresa - ha licenziato il governo di Serghej Kirienko. Al suo posto arriva - ritorna - Viktor Cernomyrdin, il fido primo ministro che Eltsin ha avuto al suo fianco per sei anni e che, dopo essere stato cacciato dal Cremlino esattamente 5 mesi fa, è stato nominato capo del governo ad interim. La notizia è arrivata ieri sera come un fuhmne a ciel sereno. Un comunicato della presidenza, secco, senza alcuna spiegazione dei motivi e un decreto di Eltsin di cinque righe che entra in vigore «dal momento della firma». Zar Boris conferma così il suo inesauribile talento per le sorprese. Lunedì scorso - dopo aver preso la decisione di svalutare il rublo e congelare gli impegni sul debito estero ed interno della Russia - Serghej Kirienko aveva dichiarato al presidente russo la propria disponibihtà a dimettersi. Ma la risposta di Eltsin è stata secca: «Continuate a lavorare». Poche ore prima le agenzie avevano annunciato per lunedì un suo incontro con l'ormai ex premier per «discutere la situazione economica». Per tutta la settimana scorsa, mentre la Russia era nel panico, Eltsin era assente, senza dire una parola sulla crisi economica. Ufficialmente per tutto questo periodo il presidente è rimasto «in vacanza» e sarebbe dovuto rientrare al Cremlino solo stamattina. Invece alla fine il presidente ha deciso di rispondere rovesciando la scacchiera. Del resto, la testa del governo era stata chiesta nei giorni scorsi a gran voce dalla Duma e da una parte del business russo. E contemporaneamente nei corridoi del Parlamento è riapparso Cernomyrdin, senza nascondere le sue ambizioni. Accolto dai deputati con entusiasmo, ha condotto negoziati con tutta l'opposizione nazional-comunista. Il risultato è stato, secondo lo stesso Cernomyrdin, «un accordo quasi totale». E fonti informate affer- mano che la sostanza di questo «accordo» sia il sogno del leader del Pc Ghennadij Ziuganov: un «governo di fiducia nazionale» che includerà ministri comunisti. Ma la candidatura di Cernomyrdin era stata promossa soprattutto dai personaggi più influenti del business russo. Si dice che lo stesso Boris Berezovskij l'ambiguo magnate vicino alla famiglia Eltsin - abbia concordato con il Cremlino la nomina di Cernomyrdin già la settimana scorsa. Sembra un paradosso, se si pensa che il nuovo-vecchio premier era stato cacciato da Eltsin appena cinque mesi fa, in un atto che ha avuto numerose interpretazioni, ma nessuna spiegazione. Ora qualcuno azzarda l'ipotesi che il presidente abbia deciso di proposito di togliere dalla circolazione il suo uomo più fedele, per scaricare £ttSc3B Grande mediatore della politica azionista del colosso energetico Gazprom, era fino a poco fa indicato come uno dei principali responsabili del disastro dell'economia poi la responsabilità dell'imminente crisi economica sul giovane Kirienko. Ma il modo in cui si è comportato Cernomyrdin negli ultimi 5 mesi, annunciando l'inizio della propria campagna presidenziale in vista del 2000, fa pensare piuttosto che le strade del presidente e del suo ex premier avessero preso direzioni diverse. Ora, fronteggiando una bancarotta economica e politica, che zar Boris (sul cui stato fisico e mentale circolano ultimamente parecchi dubbi) sia stato convinto a chiamare Cernomyrdin sulle rovine fumanti di Kirienko. Il quale - nonostante il suo coraggioso e disperato tentativo di salvare l'economia russa - per tutti i 5 mesi brevi, ma intensi del suo governo è stato considerato un equivoco, un capriccio del presidente. Sconosciuto, troppo gio¬ vane (36 anni), troppo «tecnico», senza appoggi né tra le forze politiche, né tra gli «oligarchi». Lui stesso nell'ultima intervista da premier ha detto: «Mi sembra di lottare da solo». A quanto pare, Kirienko è stato colto di sorpresa dalla notizia del proprio licenziamento. Nessuno del gabinetto uscente ieri ha avuto il coraggio di commentare l'accaduto. Dalle stanze del potere non è filtrata nessuna indiscrezione sui nomi dei nuovi ministri. L'unica reazione è venuta dal presidente della Duma Ghennadij Selezniov, comunista, che ha salutato le dimissioni, di Kirienko e ha fatto capire che Cernomyrdin vecchio e fidato interlocutore del Pc - non avrà problemi ad ottenere il voto di fiducia dai deputati. Anna Zafesova Cernomyrdin (a destra) brinda col neopremier Kirienko (a sinistra) il giorno della sua nomina Nel giro di pochi mesi il vecchio lupo della politica russa si è già preso la rivincita

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