II cardinale si ribella: cose da dittatura

II cardinale si ribella: cose da dittatura I magistrati indagano su operazioni bancarie per oltre un miliardo e mezzo riconducibili all'arcivescovo di Napoli II cardinale si ribella: cose da dittatura Giordano convoca i giornalisti: attacco alla sovranità della Chiesa NAPOLI. Il cardinale Giordano si ribella e attacca i magistrati che lo sospettano di usura. Ma non solo: «La magistratura ha violato il Concordato volendo perquisire la Curia. Cose che non succedevano nemmeno sotto il fascismo. E lo dico dopo essermi consultato con la Segreteria di Stato». L'arcivescovo di Napoli ha convocato ieri i giornalisti ed ha contestato l'inchiesta: «Ho letto sui giornali di intercettazioni telefoniche. E' lesa libertà di culto, io posso parlare con il Papa e questi mi ascoltano?». E mentre alcuni esponenti cattolici (come Buttiglione) evocano l'ipotesi di una «vendetta» sulla Chiesa per gli interventi contro il governo, l'inchiesta va avanti. La Procura di Lagonegro in particolare indaga su un libretto di assegni in bianco firmati dal cardinale e consegnati al fratello; su 400 milioni versati ai nipoti; su alcune centinaia di milioni pagati a uno scultore. Bruzzone, Cirillo Del Rio e Sapegno ALLE PAG. 6 E 7

Persone citate: Bruzzone, Buttiglione, Cirillo Del Rio, Sapegno

Luoghi citati: Lagonegro, Napoli