Il sesto pacco bomba al medico del carcere

Il sesto pacco bomba al medico del carcere Torino, trovato al rientro dalle ferie Il sesto pacco bomba al medico del carcere La segretaria lo apre ma non scoppia L'innesco dell'esplosivo era difettoso TORINO. Un altro pacco bomba a Torino, il sesto in meno di un mese. L'ordigno era destinato al dottor Remo Urani, direttore sanitario del carcere delle Vallette, già minacciato in passato da mafia, camorra e delinquenza comune. Lo ha aperto la segretaria del medico, rientrato ieri dalle ferie. Per fortuna non è esploso, sarebbe stata una strage. Nessun dubbio, per gli inquirenti: la bomba è stata confezionata dalla stessa mano che ha inviato gli ordigni al magistrato Maurizio Laudi, al giornalista dell'Ansa Daniele Genco, al consigliere regionale dei Verdi, Cavaliere, al presidente della Commissione giustizia della Camera, Pisapia, e al capogruppo di Rifondazione, a Milano, Umberto Gay. Persone che hanno indagato, scritto o si sono espresse pubblicamente sulla presunta attività di fiancheggiamento degli squatter nei confronti dei «Lupi grigi» della Valsusa. Le indagini, oggi come allora, sono concentrate sull'ala estremista del mondo anarchico. Sangiorgio A PAG. 5

Persone citate: Daniele Genco, Lupi, Maurizio Laudi, Pisapia, Remo Urani, Sangiorgio, Umberto Gay

Luoghi citati: Milano, Torino