DUE VINCITORI ATTORNO A UN DRAMMA

DUE VINCITORI ATTORNO A UN DRAMMA DUE VINCITORI ATTORNO A UN DRAMMA CACCIATO cinque mesi fa, additato da Eltsin come il responsabile di un disastro economico di cui si scorgeva allora, peraltro, solo la parte emergente dell'iceberg, Viktor Cernomyrdin torna alla guida del governo russo con il decreto, ormai molto «annunciato», firmato da un Presidente in gravi difficoltà. Questo è infatti il significato principale del clamoroso annuncio di ieri. Boris Eltsin sembra non più in condizione di reggere saldamente le redini del Paese. Il licenziamento di Cernomyrdin, e la nomina dello sconosciuto Kirienko, erano stati dettati dalla necessità non solo di togliere di mezzo un pericoloso concorrente per le presidenziali del Duemila, ma anche perché Boris Eltsin temeva - avendone buone ragioni - che il suo mandato presidenziale potesse essere legalmente interrotto in anticipo. Ragion per cui designò anche un giovanissimo premier, impossibilitato a divenire antagonista nel prossimo biennio. L'operazione aveva anche un aspetto sostanziale: porre fine al «crony capitalism», ovvero, per usare le parole di Soros, al «capitalismo criminale», e normalizzare la situazione. Il che significava, appunto, togliere di mezzo Cernomyrdin, gestore quinquennale della più stravagante transizione al capitalismo. Ma anche dichiarare guerra, da un lato, agli oligarchi, ai banchieri che hanno in questi anni costruito le loro fortune sulle piramidi delle obbligazioni statali e sulle finte privatizzazioni; dall'altro lato bisognava dichiarare guerra ai cosiddetti «monopoli naturali», in primo luogo energetici, che, per conto loro, in barba a Giuliette Chiesa CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Boris Eltsin, Cernomyrdin, Eltsin, Kirienko, Soros, Viktor Cernomyrdin