Guerre a lucciole e clienti

Guerre a lucciole e clienti Alla Pellerina 95 denunciati per atti osceni e infrazioni al codice Guerre a lucciole e clienti «Le multe meglio delle ordinanze» Niente maximulte a Torino contro la prostituzione. Ma denunce penali per atti osceni in luogo pubblico (sia ai clienti che alle prostitute) e raffica di contravvenzioni agli automobilisti che, nelle zone calde del mercato del sesso, comnnettono anche la minima infrazione al codice della strada. La città della Mole, sen :sa ordinanze specifiche e applicando solo le leggi già in vigore, va al contrattacco sul fronto prostituzione mettendo in campo iniziative che saranno affinate la prossima settimana, :in Prefettura, quando ci sarà un vertice interforze proprio su questo argomento. Le prime attività, però, sono già partite con Questura e vigili urbani scatenati. Le zone controllate sono quelle classiche del sess;o a pagamento: parco della Pollerina e strade vicine, corso Unità d'Italia, corso Vittorio Emanuele e corso Massimo D'Azeglio. Le prime denunce sono scattate l'altra notte. Trontanove le persone segnalate alla magistratura per atti osceni. Gli agenti della Squadra Mobile (sezione buoncostume) e del commissariato Madonna di Campagna hanno bloccato clienti e prostitute che si erano appartati nella zona della Pellerina. Qualche cliente ha reagito male, se l'è presa con i poliziotti, ma s'è calmato di fron- te alla possibilità di essere arrestato per resistenza e oltraggio. Altri, invece, hanno implorato di non far sapere nulla a casa: «Sono sposato, mia moglie è una santa. Ne morirebbe...». Non c'è stato niente da fare: clienti e prostitute sono tutti finiti in Questura. Identificazione (tra i fermati ci sono un ingegnere meccanico, due studenti universitari e un impiegato di banca) e denuncia. Le donne (tutte extracomunitarie) hanno dovuto vedersela anche con l'ufficio stranieri. Una giovane albanese è già stata espulsa; alle altre (4 nigeria¬ ne, 2 albanesi, una macedone e una slava) è stato notificato il decreto d'espulsione. «Non è un'iniziativa isolata - spiega la dirigente della Buoncostume, Vittoria Rissone - ma un servizio che, d'ora in poi, eseguiremo con regolarità». Se la Polizia denuncia, i vigili urbani (che in questo tipo di servizio impegnano ogni notte almeno tre pattuglie) da quasi una settimana non perdonano gli automobilisti che, andando a caccia di sesso a pagamento, infrangono il codice della strada. Il controviale della Pellerina, da sempre vietato al traffi¬ co, adesso è controllatissimo. Chi si addentra rischia una multa salata. Ma vengono elevate contravvenzioni anche per guida senza cintura di sicurezza o semplicemente per intralcio al traffico. Insomma: si colpiscono i clienti per scoraggiare il mercato e contrastare il fenomeno. L'altra notte le infrazioni contestate sono state una quarantina; le multe variano da 56 a 200 mila. «L'unica strada per superare l'emergenza è quella di creare continue azioni di disturbo a clienti e prostitute. Le ordinanze non servono: bisogna scoraggiare il fenomeno, senza dimenticarsi, però, che questo problema si risolve con iniziative di altro tipo. Eccone due: «togliere la prostituzione dalle strade e dare assistenza alle donne che vogliono uscire dal giro», dice il vicesindaco Domenico Carpanini. Più o meno ciò che pensa anche il sindaco Valentino Castellani che, dalla Corsica dov'è in vacanza, dice: «Le ordinanze sono palliativi. Il fenomeno si combatte stroncando il racket». E spiega di essere favorevole all'ipotesi di cooperative che «nell'ottica di una regolamentazione dell'esercizio della prostituzione, potrebbero rappresentare una modalità adeguata». Lodovico Poletto