«Le lucciole? Carne da macello»

«Le lucciole? Carne da macello» L'Osservatorio di Milano sul racket: le nigeriane vengono soggiogate con riti magici «Le lucciole? Carne da macello» Un'indagine: le albanesi sono le più maltrattate ROMA. Le più maltrattate sono le prostitute albanesi, ma in quanto a violenze, sevizie e minacce non scherza neanche il racket nigeriano che sfrutta le sue donne soggiogandole anche con riti magici. Un'indagine sull'universo di violenza di cui sono vittime le prostitute extracomunitarie in Italia arriva dall'Osservatorio di Milano che ha analizzato 322 casi di maltrattamenti venuti alla luce tra il luglio '97 e il luglio '98. «Non si tratta che della punta di un iceberg - sostiene l'Osservatorio - perché la maggior parte dei casi rimangono sconosciuti in quanto non denunciati». Sono stati 180 i casi di stupro, 145 le ragazze seviziate (con sfregi e mutilazioni), 112 quelle segregate, 87 minacciate di morte, 55 private dei documenti, 42 impaurite dalla minaccia di rendere nota alla famiglia la loro situazione, 38 soggiogate con riti magici, 18 in seguito a violenza sono rimaste incinte, a 12 sono stati sequestrati i figli. Ognuna delle 322 vittime ha subito più di un tipo di violenza. Tra gli episodi presi in esame, il 46,2% dei quali registrati nelle regioni del Nord e in particolare in Lombardia, 112 hanno avuto come protagoniste giovani albanesi, 55 sono state le vittime nigeriane, 38 dell'ex Jugoslavia, 27 brasiliane, 25 russe, 18 romene, 11 colombiane, 10 senegalesi, 9 polacche, 7 uruguayane, 5 marocchine, 2 peruviane. Il 38% delle prostitute vittime di violenza è minorenne. L'indagine analizza inoltre il percorso fatto da queste donne per arrivare in Italia: 138 di loro (il 42,8%) sono state attirate da promesse di lavoro, 95 (29,55%) sono entrate clandestinamente e senza mezzi di sostentamento, 52 (16,1%) sono state rapite nei Paesi d'origine, 25 (7,8%) al seguito di fidanzati sfruttatori, 12 (3,8%) sono state sequestrate in Italia. La situazione più critica, secondo l'Osservatorio, riguarda le albanesi quasi tutte rapite nel loro Paese da bande di sfruttatori internazionali. Vendute in Italia da una gang all'altra e costrette con la forza a prostituirsi. Nonostante la drammatica situazione in cui sono costrette a vivere, in queste donne c'è la volontà e spesso la forza di ribel¬ larsi: 122 di loro hanno denunciato gli sfruttatori alle autorità, 65 si sono confidate con poliziotti o volontari, 49 sono state salvate dall'intervento delle forze dell'ordine, 45 sono riuscite a fuggire, 15 sono state salvate dalla denuncia di qualche collega, 12 sono state liberate da clienti che si sono innamorati di loro, 8 aiutate da semplici cittadini, 6 salvate dai parenti che le hanno rintracciate, [r. cri.] Sono minorenni il 38% delle vittime degli sfruttatori L'Osservatorio di Milano ha svolto un'indagine sulle «lucciole»

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Lombardia, Milano, Roma