«Il calcio ne uscirà pulito» di Gio. Lamb.

«Il calcio ne uscirà pulito» «Il calcio ne uscirà pulito» Maldini padre e figlio sentiti al Coni ROMA. Si consuma in fretta l'avventura in Procura per la famiglia Maldini. Pochi tifosi, nessun poliziotto, nessuna macchina privata. Padre e figlio arrivano in taxi. Separati. Paolo alle 11,15, con 40 minuti di ritardo, Cesare alle 12,25, con un'ora di anticipo. Nel palazzone del Coni gli interrogatori durano poco. «Non prendo la creatina sia per la mia integrità morale e sia perché fa male al mio stomaco. Anzi io faccio fatica ad assume¬ re anche gli integratori». Proprio da Paolo Maldini arriva, così, la conferma che il «viagra» del calcio non è una sostanza necessaria e può causare effetti collaterali. Ma per il capitano della nazionale non bisogna demonizzazione chi la prescrive («i nostri medici vogliono il nostro bene, la creatina non è una brioche che si dà a colazione») e tanto meno gli juventini («quelli non sono muscoli gonfiati»). Anche Cesare Maldini difende lo staff bianconero («Andate a vedere quelli lì come s'allenano») e soprattutto quello azzurro («Avevo altri compiti ma ho piena fiducia in Ferretti e Zeppilli»). Eppure Zeppilli aveva affermato che tutti, tranne Di Matteo, in nazionale prendevano la creatina. Eppure continuano le accuse da parte della commissione nei confronti «di questi medici che non si mettono d'accordo sul dosaggio e sull'utilità di queste sostanze». Per il farmacologo della commissione Francesco Botré la battaglia con la creatina è già persa. Il responsabile scientifico del Coni lancia l'ennesimo allarme: «Non c'è nessun protocollo di ricerca, nessuna regola. Non c'è possibilità di distinguere la creatina naturale da quella sintetica e con i controlli incrociati (urina più sangue) la creatina potrà avere addirittura un effetto coprente». Alla line la provocazione: «Se migliora la presta¬ zione o la si vieta o la si estende alla vita sociale». Anomalie. C'è incertezza, inquietudine per la diffusa anarchia nella pratica medica. Perla commissione nessuna risposta. Solo «interviste» e a volte nemmeno quelle. Il Chelsea, infatti, sembra voglia rifiutarsi di mandare in «trasferta» Vinili, Zola e Casiraghi. Solo lunedì mattina si saprà se avverranno le audizioni degli italiani d'Inghilterra. Martedì, invece, sarà la volta di Statuto, Di Bia¬ gio, l'altro medico della nazionale Ferretti e quello dell'Empoli Selmi, l'avvocato Campana e il ciclista Casagrande. Poi forse di nuovo Zeman. In realtà, però, si aspettano solo i responsi della commissione scientifica e l'inizio del campionato. ((Anche se c'è qualcosa sotto - afferma Cesare Maldini - questo processo deve finire presto. Il calcio deve recuperare la sua immagine pulita». Sarà la lotta al doping ad andare in vacanza? [gio. lamb.]

Luoghi citati: Inghilterra, Roma