Anche l'Inla proclama il suo cessate il fuoco
Anche l'Inla proclama il suo cessate il fuoco Ulster, l'ala dura del terrorismo repubblicano Anche l'Inla proclama il suo cessate il fuoco LONDRA. L'Inla, l'Irish National Liberation Army, ala dura del terrorismo repubblicano irlandese, responsabile di numerose violenze ed attentati, ieri ha proclamato il cessate il fuoco. Con un comunicato inviato ai media di Dublino, l'Inla segue così l'esempio dell'«Ira vera», che aveva a sua volta fatto sapere di voler far tacere le armi dopo la strage di Omagh. A dare l'annuncio della decisione del gruppo armato, contrario agli accordi di pace di aprile, sono stati, in una conferenza stampa a Belfast, i dirigenti del Partito socialista repubbhcano irlandese, braccio politico dell'organizzazione. La notizia ha portato distensione in Ulster che nel pomeriggio di ieri con tutta l'Irlanda si è fermata in un minuto di (preghiera di riflessione» per rendere omaggio alle vittime dell'attentato di Omagh di una settimana fa in cui persero la vita 28 persone e oltre 200 rimase¬ ro ferite. Stando all'annuncio letto alla conferenza stampa, l'Inla ha interrotto da ieri a mezzogiorno le azioni armate. Con il cessate il fuoco dichiarato ieri dall'Esercito nazionale di liberazione irlandese tace la voce del più vecchio e agguerrito fra i gruppi paramilitari formati negli anni da fuorisuciti dall'Ira. Fondato nel 1975 da Seamus Costello, l'Inla, stando a esperti dei servizi di sicurezza britannici, è costituito da uno zoccolo duro di circa 50 attivisti, ben equipaggiati che si professano «marxisti rivoluzionari» e sognano di mure Ulster e Irlanda in un'ottica socialista e radicale. Il gruppo è contrario agli accordi di pace del 10 aprile ma riconosce che la situazione politica in Ulster è cambiata. Dopo il cessate il fuoco dell'Inla, l'unica formazione paramilitare in Ulster a non aver sottoscritto la tregua è quella dei cattolici del Continuity Ira. [Ansa]
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