Washington: e noi colpiremo ancora

Washington: e noi colpiremo ancora Appello di Clinton all'Europa: rintracciate e bloccate i fondi di Bin Laden nelle vostre banche Washington: e noi colpiremo ancora E' allarme attentati in tutto il mondo NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Bill Clinton ha emesso ieri un «executive order» per aggiungere alla lista nera del ministero del Tesoro americano il nome di Osama Ben Laden, l'uomo che con l'attacco di giovedì contro alcune località dell'Afghanistan gli americani hanno cercato di far fuori. Quell'ordine serve da base legale per un altro passo che gli Stati Uniti • intendono compiere contro Bin Laden: quello di congelare le sue ricchezze, calcolate in almeno 300 milioni di dollari. «Ci vogliono tanti soldi - ha detto Clinton - per mettere in piedi un'organizzazione come la sua. E noi faremo tutto ciò che è in no • stro potere per fare in modo che lui abbia meno soldi possibile». Non si sa se e quanti capitali Osama bin Laden abbia negli Stati Uniti. L'ipotesi è naturalmente che abbia già provveduto a ritirarli, ed è per questo che Clinton ha anche chiesto aiuto agli europei. Venerdì, durante le ore passate al telefono con molti capi di governo, oltre a spiegare le ragioni dell'attacco lanciato giovedì Clinton ha anche rivolto loro questa specifica richiesta: se Osama bin Laden ha capitali depositati nelle banche dei vostri Paesi, rintracciateli e congelateli. Una buona mossa, hanno subito commentato tutti, tanto buona che non si capisce perché non sia stata fatta prima, visto che Bin Laden è nel mirino dei servizi segreti americani da mesi. L'altra cosa uscita fuori ieri, infatti, è proprio questa: che per un lungo tempo i satelliti americani hanno ascoltato le conversazioni telefoniche di Bin Laden, hanno fotografato lui e i suoi uomini, hanno avuto modo di sapere che stava preparando attentati contro le ambasciate americane in «almeno sette Paesi» e hanno anche potuto appurare i suoi collegamenti con la fabbrica nel Sudan, anch'essa bombardata giovedì. Tutto ciò lo hanno fatto presente il segretario di Stato Madeleine Albright e il segretario alla Difesa William Cohen a un gruppo di senatori e deputati, in una riunione coperta dall'obbligo della segretezza. I parlamentari sono usciti dalla riunione «soddisfatti» delle prove fornite loro, hanno riaffermato il loro appoggio all'inziativa di Clinton («i dubbi che avevo sono stati del tutto fugati», ha detto uno di loro) e hanno raccontato quello che potevano. Per esempio, che a inchiodare Bin Laden come mandante delle bombe di Nairobi e Dar es Salaam ci sono, oltre alle intercettazioni telefoniche, anche le cose che ha confessato quel Mohammed Sadiq Odeh arrestato in Pakistan e trasportato in Kenya, dal che si deduce che i dubbi espressi dal capo dell'Fbi sull'attendibilità di quell'uomo non vengono presi in considerazione. Oltre tutto, proprio ieri altri tre degli arrestati a Nairobi (erano stati visti fotografare l'ambasciata i giorni precedenti l'attentato) hanno confessato la loro appartenenza all'organizzazione di Bin Laden. Altri arresti, una decina, sono stati compiuti dalla polizia albanese che - si è saputo ieri - per mesi ha lavorato sotto la direzione degli uomini della Cia per «ripulire» le organizzazioni umanitarie impegnate in quel Paese dalle infiltrazioni degli uomini di Bin Laden. Per quanto riguarda la fabbrica sudanese, la produzione di gas letale - è stato detto dalla Albright e da Cohen ai parlamentari - era tanto avanzata che erano già stati compiuti degli esperimenti in una zona desertica poco fuori Khartoum. Non si tratta del famoso «Sarin», quello usato nella metropolitana di Tokyo, ma del VX, che è molto più potente e può essere contenuto nelle bombolette spray. I servizi segreti - forse preoccupati di non seminare il panico - hanno comunque detto di non avere nessuna indicazione che ci fosse il progetto di usare quel gas all'interno degli Stati Uniti. I piani per nuovi attacchi, dicono al Pentagono, sono già pronti, manca solo l'ordine del Presidente. Ma non è chiaro se il suo «via» arriverà come risposta a un eventuale, nuovo attentato terroristico, o nel caso in cui si prospetti la possibilità di uccidere Osama bin Laden. Che questo fosse il vero obiettivo, infatti, viene dato per scontato. Oltre tutto, siccome lui non è un capo di governo, la legge che impedisce azioni del genere (e che comunque ora è in discussione) non si applica, ha fatto notare Sandy Berger, il consigliere di Clinton per la sicurezza nazionale. Giovedì, a quanto pare, Bin Laden si è salvato per un pelo. Il campo di Khost, a Sud-Est di Kabul, è stato raggiunto e devastato dai missili americani nel momento in cui lui doveva essere lì a cenare. All'ultimo momento, però, ha deciso di saltare la cena. Come mai? Secondo un giornale del Kuwait perché era stato avvertito dai pakistani, timorosi che la sua morte scatenasse una reazione incontrollabile. Franco Pantarelli Il Pakistan avrebbe avvertito il miliardario del raid Usa: per questo sarebbe vivo Retata di ultra arabi in Albania: 10 arresti Come Capitan America, il supereroe della Marvel, ha bisogno del Teschio Rosso, così gli Usa hanno bisogno di questo sanguinario per mostrare il loro potere Come si sa, i supereroi non hanno un solo nemi i A sinistra il sacco e disse, il Presidente testualmente: C tati in tutto il mondo A sinistra il Presidente Clinton Sopra, Capitan America