«No alla gogna dell'avviso»
«No alla gogna dell'avviso» «No alla gogna dell'avviso» Don Riboldi: «Lui ha le mani pulite» IL VESCOVO ANTI - CAMORRA CITTA' DEL VATICANO A 20 anni si batte contro la camorra e l'usura ad Acerra, una città di 100 mila abitanti alle porte di Napoli, e in una zona piagata da questi mah. Che impressione fa a monsignor Antonio Riboldi il «caso Giordano»? «Siamo alle solite. Ancora ima volta vediamo che quello che dovrebbe essere fatto con discrezione invece è gridato con clamore. L'avviso di garanzia - e questa raccomandazione è stata ripetuta più volte anche dal Presidente della Repubblica - non dovrebbe mai uscire. Perché, se poi indagando, emerge veramente l'ipotesi di un reato, allora si va in tribunale. Ma fare in questo modo, metterti lì in prima pagina, significa condannare uno che poi magari è innocente. E' una specie di gogna». Che impressione le ha fatto sapere della perquisizione alla Curia di Napoli? «E' brutto, è brutto, è brutto. Che poi andrà a finire come in tanti altri casi. Si fa morire uno, e poi gli si dice: "Scusa ho sbagliato". Non è giusto». Monsignor Riboldi, qual è la sua esperienza del cardinal Giordano? «L'ho conosciuto bene per tanti anni, il cardinale. Siamo intimi amici, ne ho conosciuto la sensibilità e la rettitudine: Quanto alle accuse, lui proprio queste cose... no, assolutamente no. Non è uomo da comportarsi male». In questo momento lei è lontano da Napoli. Che messaggio manderebbe al cardinale? «C'è la possibilità, da verificare, che il fratello possa avere sbagliato. Ma in questo momento direi al cardinale: "Tuo fratello, vediamo se ha sbagliato; e se ha sbagliato deve pagare". Ma gli direi anche: "Stai vicino a tuo fratello, perché è importante che tu gli sia vicino"». Ma il cardinale non ha denunciato più volte l'usura? «Ma certo, e ancora ultimamente è stato molto duro nel condannare questo fenomeno. Mi sembra che a maggio, o a giugno, abbia parlato forte contro l'usura per l'ultima volta. E non credo che uno possa pronunciarsi in un modo così netto, così profetico, senza avere le mani pulite». Voi, vescovi campani, come vivete questa vicenda? «Ci fa soffrire tutti. Appartenendo alla regione Campania, e alla confereza episcopale campana, è come se toccasse un po' tutti noi vescovi. Il cardinale Giordano è il nostro presidente, e quindi non possiamo non soffrire noi con lui. Credo che il cardinale, sapendo che gli siamo tutti vicmi con la nostra stima e amicizia, possa essere molto sereno». Avvenimenti come questo non possono rendere più debole la posizione della Chiesa? ((Assolutamente no! Pensi lei che in 20 anni ne ho sentite anche di peggio. Qualche volta è stato detto di me che ero addirittura in collusione con la camorra. Però a un certo punto tutto questo non conta, perché chi ha la coscienza a posto va avanti. La verità si fa strada. Le nubi non sono il cielo. L'animo è il cielo». Un uomo di Chiesa come esce da un esperienza di questo genere? «Un uomo di Chiesa che ha vissuto quest'esperienza ne esce fortificato». Che consiglio darebbe al cardinale? «Se fossi nei suoi panni, andrei tranquillamente in giro per le mie parrocchie come se niente fosse, a dire: la mia opera continua, tutto il resto non mi importa. E poi mi sembra che il comportamento tenuto con il magistrato, la totale disponibuità verso la giustizia voglia dire veramente: innocenza», [m. tos.] Tutto programmato, anche il tempo, Ime ti offre il metodo didattico di preparazione universitaria sperimentato più a lungo (dal 1989) e che può davvero condurti alla laurea anche in tre anni ed una sessione. Ime. L'unico con centinaia di laureati dall'a.a. '90/91. 167-341143 RICHIEDI LA DOCUMENTAZIONE COMPLETA E GRATUITA Laurea in Scienze politiche .Laurea in Sociologia Ime. L'unico conforme alla normativa li NI EN ISO 9002 Monsignor Antonio Riboldi vescovo di Acerra Da anni conduce una battaglia contro la camorra e l'usura
Persone citate: Antonio Riboldi, Riboldi
Luoghi citati: Acerra, Campania, Citta' Del Vaticano, Napoli
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