La Stampa - Consultazione Archivio

Il nodo da sciogliere Il nodo da sciogliere Come e quando si può perquisire una Curia ROMA. Se il cardinale è cittadino del Vaticano, la curia si trova però in territorio italiano. Il pm può allora ordinarne la perquisizione? Può sequestrare l'archivio di un cardinale? Fatto assolutamente inusuale, la perquisizione della curia napoletana ha, secondo fonti vaticane, alcune implicazione giuridiche. L'articolo 5 del nuovo Concordato firmato da Bettino Craxi e Agostino Casaroli nel 1984, prevede ad esempio che «Fermo il divieto di requisire, occupare, espropriare o demolire edifici aperti al culto, la forza pubblica, salvo casi di urgente necessità, non potrà entrare in detti edifici senza averne dato previo avviso all'autorità ecclesiastica». In quanto cardinale, Michele Giordano ha una situazione giuridica particolare: ha la cittadinanza vaticana, pur avendo anche quella italiana; e, se lo ha chiesto, ha anche un passaporto diplomatico vaticano. Se il cardinale Giordano ba passaporto diplomatico, la questione delle perquisizione ricade sotto la Convenzione di Vienna, per la quale nè lui personalmente nè la sua abitazione e il suo ufficio possono essere sottoposti a misure di giurisdizione, e i suoi documenti non possono essere sequestrati. Dipende anche, però, dallo «status» di diplomatico. E' vietato accedere agli archivi dei diplomatici stranieri accreditati presso il governo italiano, così come accade per i diplomatici italiani all'estero. Inoltre, per regola di cortesia tra Stati, non si fruga nelle valigie di diplomatici in transito in Italia. Se il cardinale Giordano non ha passaporto diplomatico la tutela è inferiore, e la posizione giuridica è regolata dal Trattato del Laterano (11 febbraio 1929) e dalla revisione decisa nel 1984, durante il governo Craxi. Secondo l'interpretazione di alcuni giuristi, in questo caso, comunque, prima di sottoporlo a qualunque atto di giurisdizione occorre avvertire la Nunziatura in Italia. [r. cri.]