Pinocchio nel paese dei balocchi

Pinocchio nel paese dei balocchi Polemica in Francia: ragazzi «difficili» in vacanza nei centri alla moda Pinocchio nel paese dei balocchi UPARIGI NDICI mesi senza un soldo - la scuola marinata, il lavoro mai cercato - e con la tentazione della droga o del crimine. E un mese alla grande. Ibiza. Deauville. Costa Azzurra. Londra. Paga il sindaco. Per ricrearli e recuperarli alla civile convivenza, sostengono in municipio. Per toglierseli dai piedi per un po', sospettano in molti. Sempre più figli delle banlieue, ragazzi senza storia e, si teme, senza avvenire, partono in vacanza per le località del turismo ricco e mondano, a spese della comunità. E finiscono per scontentare tutti. I loro concittadini, che risparmiano un anno per permettersi al più qualche giorno in campeggio. Albergatori, poliziotti e sindaci delle città di mare, che li accusano di fomentare risse, organizzare scippi, disturbare il quieto (e remunerativo) vivere della vacanza. E gli educatori, quelli che lavorano davvero per inserirli nella società, e protestano contro un «regalo inutile e diseducativo». Mokdad, 19 anni, ha avuto un milione dal Comune per andare in Corsica. Un gruppo è partito per la Costa Brava, un altro per Amsterdam. Rachid e i suoi amici sono andati invece a Biscarosse, la splendida spiaggia atlantica delle Landes, e con l'inviato di Le Monde si lamentano perché nelle discoteche alla moda non li lasciano entrare. Il direttore dell'«Océana» replica che, da quando ha messo un metal-detector all'ingresso, si sequestrano 30 coltelli per sera. Robert fa l'assistente sociale nella periferia Est di Parigi. Uno dei suoi ragazzi gli ha chiesto parte dei suoi fondi pubblici per una gita a Eurodisney. «Ho rifiutato. Lui è andato in Comune, si è fatto dare i soldi ed è partito per Ibiza». Non Cenerentola alla corte dei principe, ma Pinocchio nel paese dei balocchi. AldoCazzullo

Persone citate: Landes

Luoghi citati: Amsterdam, Francia, Ibiza, Londra, Parigi