Muoiono sul furgone finito in un burrone

Muoiono sul furgone finito in un burrone Nell'incidente altre due vittime. Stavano tornando da un pellegrinaggio: difficile il recupero dei corpi Muoiono sul furgone finito in un burrone Tragedia nel Crotonese: perdono la vita due donne di Carmagnola Quattro corpi in fondo ad un burrone, in Calabria. Due delle vittime abitavano da anni a Carmagnola, ma, ogni estate, tornavano nella loro terra d'origine. Sono morte mentre erano a bordo di «Ford Transit», rotolato giù in un dirupo della pre-Sila crotonese. Teresa Parise aveva 43 anni, era nata a Pallagorio; Giuseppa Leo, 59 anni, era originaria, invece, di Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia. Avevano in comune l'essere emigrate a Carmagnola e l'aver conservato l'amore per la Calabria. Ci tornavano d'estate. L'avevano fatto anche stavolta. Così come Francesco Tucci, 72 anni, e Silvia Rosati, 65, marito e moglie, nati nel Crotonese ma emigrati tanti anni fa a Ravenna. Anche loro stavano trascorrendo le vacanze nella terra d'origine. A bordo del furgoncino stavano tornando da un pellegrinaggio a Bocchigliero, un piccolo centro al confine tra le province di Crotone e Cosenza. Il pellegrinaggio di San Rocco, a Bocchigliero, è più che una tradizione. Tutt'e quattro ci erano andati ieri mattina, erano partiti da Pallagorio. Avevano fatto il pellegrinaggio, avevano poi mangiato qualcosa all'aperto, come s'usa, e nel pomeriggio erano risaliti sul furgone che, dopo una sessantina di chilometri di curve, li avrebbe dovuti riportare a Pallagorio. Cosa sia successo è ancora poco chiaro. Il «Transit» è uscito di strada sul ponte del Senapite, nel territorio comunale di Savelli, è rimasto in bilico per qualche secondo e poi è andato giù per più di cento metri. In un burrone quasi inaccessibile. Al punto che ieri sera è stato impossibile recuperare i cadaveri. Sono rimasti là sotto, per tutta la notte, in attesa che le luci dell'alba rendessero quell'abisso meno impenetrabile. Alle undici di ieri sera il sindaco di Savelli, Angela Caligiuri, era nel suo ufficio, in municipio: «Sto cercando di far portare delle fotoelettriche per illuminare il fondo del burrone. Vogliamo evitare che a quei corpi si avvicinino gli animali». Polizia stradale, carabinieri, ambulanze del «118», vigili del fuoco sono arrivati in forze. Impotenti, sul ciglio del burrone, con gli sguardi smarriti dei parenti. Sopra, il ponte del Senapite, un budello - sulla statale 492 che collega Savelli e Verzino (da qui poi il Transit si sarebbe diretto a Pallagorio) - in cui passa a stento un solo mezzo, sotto quei poveri corpi. Antonio Blandino, sindaco di Pallagorio, si dice indignato: «Questi morti sono l'effetto dello stato di estrema precarietà della viabilità dell'Alto Crotonese, che non è possibile che alle soglie del terzo millennio ci siano strade così tortuose e strette da consentire in molti punti il passaggio di una sola automobile». Indignato e addolorato: «Li conoscevo i tre di Pallagorio, erano persone coscienziose, calme; ogni anno venivano in vacanza al paese, li avevo visto pochi giorni fa». Rocco Valenti wV**> VERZINO

Persone citate: Angela Caligiuri, Antonio Blandino, Francesco Tucci, Giuseppa Leo, Rocco Valenti, Savelli, Silvia Rosati, Teresa Parise, Verzino