«Non si sentono tutelati» di M. Cas.

«Non si sentono tutelati» «Non si sentono tutelati» Cantore (Fi): ma ci vuole [fiducia nelle istituzioni STRISCIONI, lenzuola, presidi notturni. Per il consigliere comunale di Forza Italia, Daniele Cantore, questi sono altrettanti sintomi «di insicurezza dei cittadini che vivono a San Salvario». Dice: «E' evidente che quando decidi di difenderti da solo è perché ti senti isolato dalla città, percepisci che nella tua ricerca di sicurezza e tranquillità altri non ti difendono». Ma Cantore ci tiene a ribadire che esiste un modo corretto di sentirsi e comportarsi da cittadino: «Io sono contrario a che la gente si organizzi da sola. Questo è un Paese democratico e si deve avere fiducia nelle istituzioni che, semmai, vanno stimolate. Capisco benissimo però che in situazioni così drammatiche, come quelle di San Salvario, ci si possa sentire isolati». E aggiunge: «Noi da tempo sollecitiamo l'amministrazione comunale e anche lo Stato a dare un maggior senso di sicurezza ai cittadini. Eccepiamo a Castellani, non di non aver risolto il problema immigrazione - saremmo dei pazzi a farlo - ma di non aver dato alle gente la sensazione che qualcuno stava lavorando per risolvere la situazione. Il rischio adesso è che i cittadini decidano di fare da soli». Eppure San Salvario - secondo Cantore - avrebbe potenzialità positive: «Quel quartiere è diventato un simbolo negativo, ma sarà lì che si risolveranno prima che altrove i conflitti mettendo da parte gli stati d'animo alterati». E indica soluzioni: «Ci vuole maggior presenza di vigili e forze dell'ordine per non far sentire quella zona isolata dalla città. Ma poi occorrono interventi seri di repressione anche degli italiani che sfruttano gli immigrati. E' intollerabile che si affittino alloggi a 15-20 stranieri costretti a vivere in condizioni igieniche terribili. Penso che le Usi potrebbero intervenire con sanzioni. Deve affermarsi un principio di legalità che valga sia per italiani che per gli stranieri». Aggiunge: «In campo nazionale sono molto convinto che gli accordi con i Paesi di provenienza siano una strada utile: i Paesi devono assumersi la responsabilità dei loro cittadini usciti clandestinamente o che già in patria erano portati a evadere la legge». [m. cas.]

Persone citate: Cantore, Castellani, Daniele Cantore