Sacchi festeggia, poi va a vincere

Sacchi festeggia, poi va a vincere E Massi, scagionato dal doping, annuncia querele; al Tour Luperini ko Sacchi festeggia, poi va a vincere Primo nella «Bemocchi», dopo una curiosa volata LEGNANO. Il trittico Lombardia si è chiuso nel segno dei giovani del fertile vivaio del Team Polti. Sul traguardo della Coppa Bemocchi il milanese Fabio Sacchi, 24 anni, alla seconda stagione da «prof», si è imposto in volata su Elli e Nardello. Ma ha anche corso qualche rischio di troppo: «Ho alzato le mani a 50 metri dallo striscione - ha spiegato il vincitore perché mi sentivo sicuro dopo che 10 sloveno Hvastia era riuscito ad agganciare Nardello scattato all'ultimo km. Ho fatto uno sprint di potenza, superato appunto Nardello non avevo più dubbi». Il suo team manager, Gianluigi Stanga, lo ha apostrafato scherzosamente, scambiando la sua sicurezza allo sprint per ingenuità. Il tecnico bergamasco della Polti è comunque felice per un trittico che, con questa vittoria, è stato dominato dalla sua squadra: la vittoria odierna di Sacchi segue il successo di mercoledì alla «Tre Valli» di Davide Rebellin e il secondo posto di giovedì di Mirko Celestino nella Coppa Agostoni, che gli è valso il primato nella classifica finale del Trofeo Lombardia. Al momento di gioia, fa da contraltare l'incertezza sul futuro della squadra, dopo i tentennamenti dello sponsor Franco Polti per continuare l'abbinamento. Intanto a Bologna, Rodolfo Massi ha comunicato che ritornerà a correre la prossima settimana nel Trofeo Melinda o nel GP di Pluoy anche per la valutare la condizione in vista del Giro di Spagna. Giovedì la magistratura francese, che su di lui aveva aperto un'inchiesta per doping il 31 luglio, lo ha autorizzato a riprendere l'attività. Il corridore marchigiano ha detto: «L'ordinanza del giudice istruttore Keil mi obbligava a fissare la residenza in Francia, mi ordinava di astenermi da frequentare l'ambiente del ciclismo, mi impediva di riprendere le corse e mi imponeva 11 pagamento di una cauzione per le spese processuali. Nell'udienza i miei avvocati hanno potuto, per la prima volta, esprimere le perplessità e le lacune che circondano il mio caso, compresa l'assoluta infondatezza delle accuse del mio collega Gilles Bouvard - le uniche contro di me agli atti - e la legittimità delle sostanze a sequestrate, detenute sulla scorta di regolari certificazioni per riniti e allergie». «La Corte d'Appello - ha concluso Massi - ha accolto tutte le nostre richieste e ha radicalmente modificato l'ordinanza del Giudice Istruttore di Lille lasciandomi libero. Ai fini processuali mi hanno imposto di non conferire con il mio accusatore Bouvard, cosa peraltro rientrante nel mio stesso interesse, essendo mia intenzione dare querela a quest'ultimo, nonché di pagare la cauzione già fissata». Nel Tour femminile ieri vittoria allo sprint della tedesca Petra Rossner. Nessun problema per la lituana Punciskaite, sempre davanti alla Luperini, ormai ko. La gara francese infatti si conclude stasera con una «crono» a Starsburgo dopo una prova in linea. [r. e] Rodolfo Massi, riabilitato

Luoghi citati: Bologna, Francia, Lombardia, Spagna