Apre a Pescina l'archivio di Silone
Apre a Pescina l'archivio di Silone A 20 anni dalla morte Apre a Pescina l'archivio di Silone APESCINA (L'Aquila) vent'anni esatti dalla morte, avvenuta a Ginevra il 22 agosto 1978, apre I al pubblico l'archivio privato di Ignazio Silone, grazie alla vedova, Darina Laracy, che nel '96 ha donato un camion di documenti al paese natale dello scrittore. Si tratta delle carte che l'intellettuale abruzzese (di recente consacrato fra i «grandi» con la pubblicazione delle sue opere nei Meridiani Mondadori: se ne è occupato due mesi fa sulla Stampa Lorenzo Mondo) conservava nella sua abitazione a Roma, ma anche dei mobili e delle suppellettili dello studio e della biblioteca. Oggi la presentazione ufficiale del lascito, nel pieno delle solenni celebrazioni per l'autore di Fontamara organizzate dall'amministrazione comunale di Pescina nella sede del Centro studi Ignazio Silone, dove viene custodito l'archivio con circa diecimila incartamenti. Secondo Diocleziano Giardini, archivista del Centro, tra le carte dello scrittore sono numerosi manoscritti autografi di varie stesure di romanzi, tra i quali Vino e pane e II segreto di Luca, ma anche redazioni dattiloscritte, con varianti a penna, di Fontamara e di L'avventura di un povero cristiano. Particolarmente preziosa è la raccolta epistolare, che permetterà di illuminare i rapporti di Silone con alcune delle principali personalità politiche e culturali, da Ungaretti a Montale, da Chiaromonte a Nenni, da Saragat a Quasimodo, da Vittorini a Bo. Nell'archivio privato di Silone sono presenti anche numerosi documenti da lui stesso raccolti a proposito della sua attività politica e letteraria: per esempio i dossier della polizia fascista che lo spiavano durante l'esilio in Svizzera e numerose carte relative alla sua militanza nel partito comunista. Le cerimonie prevedono per oggi la lettura di brani siloniani da parte dei ragazzi delle scuole medie di Pescina. Seguirà un dibattito a cui interverranno tra gli altri la scrittrice Luce D'Eramo e Vittoriano Esposito. [AdnKronos]
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