Un venerdì di paura

Un venerdì di paura Un venerdì di paura PERCHE' fosse un vero e proprio «venerdì nero» per Piazza Affari c'è mancato poco: sono mancati i volumi, in netta crescita su giovedì a 3 mila miliardi circa di scambi ma comunque contenuti, ed è mancata l'uniformità di segno dei titoli in listino, grazie a qualche spunto individuale che è riuscito comunque a farsi spazio in una seduta tutta in negativo. Gli indici di Piazza Affari hanno chiuso dopo un faticoso e inefficace tentativo di rimbalzo poco sopra i minimi, con il Mibtel a 3,66%, a quota 22.967, il Min 30 a -4,06%, a quota 34.334, ed il Midex a -2,31% a quota 21.900. L'andamento dell'azionario è stato segnato da un Fib 30 costantemente friabile nel corso della giornata che ha via via ripiegato fino a quota 34.155 riportandosi sopra 34.300 solo nella fase finale. Andamento speculare del secondario che a ridosso della chiusura ha sfiorato i massimi con i Btp di settembre a 123,28 in crescita di 35 punti base, dopo aver segnato il massimo a 123,42. Sul listino milanese non tutti i titoli si piegano al segno negativo che impera nella seduta: le Finmeccanica riescono a segnare un last a +0,62%, a quota 1772, dopo aver toccato il massimo a 1847, con volumi sempre alti, a circa 35,1 milioni di pezzi trattati. Viaggiano di conserva con le azioni ordinarie, amplificandone l'andamento, le risparmio non convertibili, sospese più volte sul +10%, che chiudono a +9,42%. Chiude in negativo, a -0,71%, Olivetti, ma il titolo di Ivrea si è mosso per gran parte della giornata come un «marziano», come se quanto succedeva in Piazza Affari e sugli altri mercati non lo riguardasse: il last ha fissato il prezzo a 4030, ma il massimo è stato toccato a 4120.38,3 milioni le azioni scambiate, forte l'interesse per il titolo, tale da destare più interrogativi delle risposte disponibili, difficile ipotizzare che tanta attenzione sia giustificata unicamente dalla «buona forma» di Omnitel. Altri titoli in guadagno le Ansaldo Trasporti a +3,24% e le Gewiss a +1,21%. Per parte della giornata sono rimasti in positivo anche le Cir e le Cofide che hanno poi chiuso rispettivamente a -3,9% e -0,42%. Stesso andamento per Impregilo che ha poi subito un last a -3,57%. I bancari di maggior spicco nelle scorse sedute hanno subito penalizzazioni pesanti: Banca Roma ha accusato un -5,03%, Comit mi -5,96%, Credit un -3,83%, Banca Fideuram un -5,08%, Mediobanca un -3,18%. Si è interrotto anche il rally delle Bnl risparmio che hanno registrato un last a -2,58%. Fra gli industriali occhi puntati sulle Fiat: il titolo ha chiuso a -3,59% a quota 6500, in recupero sul minimo di 6430 ma nettamente sotto il massimo di 6715, nonostante l'intervento in giornata dell'amministratore delegato Paolo Cantarella che ha voluto rassicurare sul peso della crisi russa nelle prospettive del gruppo. Su Fiat si è probabilmente fatto sentire anche l'effetto delle tensioni sudamericane, dati gli interessi del gruppo nell'area dell'America Latina. A quota 22 milioni circa gli scambi delle Fiat. Chiusura in secco calo anche per Pirelli a -3,96%, per Marzotto a -3,97%, per Benetton a -4,28%, per Compari a -3,93%, per Hdp a -5,86%. I due titoli di lingua tedesca quotati a Piazza Affari hanno patito la seduta, pur con volumi bassi: la Vollcswagen ha chiuso a -6,02% e la Bayer che ha accusato un -3%.

Persone citate: Olivetti, Paolo Cantarella

Luoghi citati: America Latina, Ivrea