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I giudici tributari sotto tiro Le consulenze I giudici tributari sotto tiro ROMA. Consulenti fiscali delle aziende al mattino, giudici tributari di pomeriggio: sono oltre 1150 i componenti delle Commissioni tributarie che risultano legali depositari di libri contabili. A denunciare l'incredibile situazione è un rapporto del dipartimento delle Entrate del ministero delle Finanze che ha inviato un primo elenco di giudici «incompatibili» al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Sulla questione dell'incompatibilità interviene anche il Secit che in un rapporto spara a zero proprio contro il Consiglio accusato di non applicare le norme che vietano ai consulenti di far parte delle commissioni tributarie. Degli 8000 giudici tributari, infatti, circa il 40 per cento è composto da professionisti tuttora in attività che svolgono contemporaneamente attività di consulenza legale e tributaria, circa il 35 per cento proviene dai ranghi della magistratura e il resto dalla Pa in pensione e in servizio. Del problema della giustizia tributaria si era occupata anche la Commissione Bicamerale sulle Riforme proponendo il superamento del giudice speciale. E comunque la situazione è da tempo all'attenzione del ministro delle Finanze Vincenzo Visco sempre più determinato a «ripulire» le commissioni tributarie dai commercialisti e dai dipendenti del ministero delle Finanze, ma nonostante norme molto precise introdotte con l'ultima finanziaria il compito si sta rivelando più arduo del previsto. Del problema della giustizia tributaria tra l'altro si era occupata anche la Commissione. A fare da freno sembra essere proprio il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, cui spetta decretare la incompatibilità dei componenti le commissioni, che con una propria delibera ha interpretato in modo «largo» le nonne sulla incompatibilità: ad avviso del Consiglio infatti «è incompatibile solo il professionista che fra le attività professionali annovera anche la prestazione continuativa di consulenza o di altri servizi di diretta rilevanza fiscale a favore di uno o più contribuenti», mentre non può ritenersi incompatibile «colui che solo in modo occasionale si occupa di materia tributaria». Vincenzo Visco Vincenzo Visco