Caldo e farmaci, oggi è il turno del Fenomeno di Alberto Gaino

Caldo e farmaci, oggi è il turno del Fenomeno Caldo e farmaci, oggi è il turno del Fenomeno RONALDO DA GUARINIELLO TORINO ONALDO sta bene. Le visite mediche cui l'abbiamo sottoposto poche ore fa sono più che confortanti. Speriamo che possa venire a Torino per giocare». Il dottor Piero Volpi, medico sociale dell'Inter, esce dall'ufficio del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello esprimendo la convinzione che non sia più necessaria la deposizione del Fenomeno. Ma il magistrato non vi ha rinunciato e Ronaldo è dato in arrivo a Torino già per oggi (con un altro calciatore). Il medico dell'Inter è stato ascoltato per due ore da Guariniello. «Chiariamo che il malore di Ronaldo in Francia e l'oggetto di quest'inchiesta sono fatti distinti. Qui a Torino si indaga sull'abuso di farmaci, mentre Ronaldo non vuole nemmeno sentir parlare di farmaci. Solo quando sta male, per curarlo, riusciamo a fargliene prendere». Ma, allora, l'ormai storico malore? «Ci siamo fatti un'idea». Ebbene? «Sono stato in Brasile. Ho parlato con il giocatore e con il medico della sua nazionale. Abbiamo concluso che era stato un fatto episodico». Una crisi convulsiva? «Non ne parlerei in questi termini. Più fattori hanno concorso... Si era a po- che ore dalla finale dei Mondiali: lo stress, le stesse caratteristiche morfologiche di Ronaldo. Ripeto: un fatto episodico, che la stessa letteratura scientifica evidenzia come possibile per il 10 per cento della popolazione». E la creatina? «La filosofia dell'Inter è di assoluta prudenza: ai calciatori somministriamo la creatina a bassi dosaggi e solo quando gli sforzi diventano più intensi». Della creatina ha parlato anche il primo teste sentito ieri, il dottor Riccardo Iacoponi, biologo nutrizionista presso un ambulatorio pubblico di Roma. Noto per aver lavorato come consulente tecnico all'elaborazione del disegno di legge sul doping, fermo alla Commissione Sanità del Senato. Il dottor Iacoponi è drastico sulla creatina: «Si tratta soltanto di un palliativo Io non la consiglio. Le preferisco integratori naturali. Unica cautela: non va presa in dosi esagerate». Il farmacologo Silvio Garattini è ancora più prudente. «D'accordo - risponde il biologo -. La creatina si forma nell'organismo dall'arginina, un amminoacido che stimola l'ormone della crescita. Questo è il mio dubbio. Ma, finché non si dimostri la sua dannosità, resta un prodotto da non mettere al bando. Il problema ve- ro è l'uso di Epo anche nel calcio...». Ex maratoneta, è stato il primo in Italia, all'inizio degli Anni 70, a mettere a punto una dieta per chi corre su lunghe distanze. «Ma non ho molti clienti fra gli sportivi: non prescrivo porcherie». Iacoponi denuncia: «Il medico serve a curare i malati. Quando comincia a voler migliorare il rendimento di un atleta fa qualcosa che non va bene». Aggiunge: «La nuova legge prevede l'istituzione di un'Authority che prowederà a stabilire quali prodotti si potranno usare. In primis, si fisserà un principio: qualsiasi farmaco sarà considerato doping se preso da un atleta per motivi diversi dalla cura di un malanno. Ma chi sia malato non potrà comunque gareggiare. Anche questa è una forma di tutela degli atleti». Si ribalta il principio: non sostanze vietate, ma ammesse. «C'è ancora una distmzione da fare: qualsiasi integratore alimentare che venga somministrato con flebo diventa un farmaco. Anche la pratica conta per la legge in cantiere. Purtroppo, quella delle flebo nello sport è ormai molto diffusa. E non è la sola. Vuole un altro esempio? Le camere ipobariche per gli atleti dello sci di fondo. Nei Paesi nordici vi si ricorre con la scusa che lassù non hanno le Alpi per creare le condizioni di rarefazione dell'aria in alta montagna e stimolare la produzione endogena di globuli rossi». Fra una battuta e l'altra (((Anche gli arbitri corrono troppo per non perdere di vista i calciatori. Chissà...»), il dottor Iacoponi torna a farsi serio: «Si è davvero parlato troppo di creatina. L'ho detto anche al magistrato che le sostanze pericolose e purtroppo abusate sono altre. Guardi l'eritropoietina: per aumentare la capacità di resistenza degli atleti, si usa l'Epo in tutti gli sport». Secondo il biologo, possono essere stati taluni medici sportivi ad introdurla nel calcio dopo averla sperimentata nell'atletica leggera, nello sci di fondo e nel ciclismo. «Ciò che è sconfortante è che le attuali analisi di laboratorio non consentono di rilevare le tracce né di Epo né dell'ormone della crescita». Argomento assai dolente: al Coni i collaboratori di Guariniello hanno scoperto che le procedure dei controlli antidoping lasciano molto a desiderare. A cominciare da come si conservano le provette. Alberto Gaino Il medico dell'Inter: «Il malore di Ronaldo a Parigi e questa inchiesta sono due fatti distinti. Lui non prende farmaci neanche da malato» La svolta dopo l'interrogatorio del dottor Zeppilli Ronaldo. A destra la Nazionale che partecipò agli Europei nel '96

Persone citate: Guariniello, Piero Volpi, Raffaele Guariniello, Riccardo Iacoponi, Silvio Garattini, Zeppilli Ronaldo

Luoghi citati: Brasile, Francia, Italia, Parigi, Roma, Torino