Affonda l'America Latina

Affonda l'America Latina Affonda l'America Latina Giù coi prezzi del greggio del Venezuela ROMA. Lo spettro della crisi finanziaria si estende anche all'America Latina, dove le Borse ieri sono cadute in picchiata. A spingere il calo la crisi russa e il cattivo esempio di Wall Street, ma anche fattori regionali come il timore di una svalutazione del bolivar del Venezuela, Paese colpito dal forte calo delle entrate petrolifere. Nel Brasile di Cardoso, dove pure ieri la Borsa ha registrato un crollo, le autorità della Banca centrale ammettevano che la fuga di capitali dal Paese ammonta a quasi 4 miliardi di dollari dall'inizio del mese. I dati (non definitivi) del pomeriggio erano per il Brasile di -7,14%, per il Venezuela di -5,94%, per il Messico -5,70%, per l'Argentina -8%, per il Perù -4,93%, per il Cile -1,97%, per la Colombia -0,99%. A rendere più fosco il quadro è il dato che la giornata di ieri ha fatto seguito a un'altra seduta pesante: l'altra notte, infatti, San Paolo del Brasile aveva già perso il 6,43% e Caracas aveva pagato con un tonfo del 9,03% le ansie per il calo degli introiti venezuelani dal petrolio. Buenos Aires aveva lasciato sul terreno il 6,14%, Città del Messico il 4,70% e Santiago del Cile il 3,82%. D. governo venezuelano ha smentito ieri di avere in animo la svalutazione. Il ministro della Pianificazione Teodore Petkoff ha denunciato «manovre sul mercato di New York a opera di speculatori venezuelani» che avrebbero messo in giro ad arte la voce di una svalutazione del bolivar del 17-20% rispetto al dollaro Usa. Ma le finanze del Venezuela sono messe a dura prova dalla debolezza dei prezzi mondiali del pe¬ trolio, materia prima su cui si sostiene l'economia nazionale. Quest'anno il deficit pubblico potrebbe salire al 6% del pil e il clima di sfiducia ha portato a un tale deprezzamento dei titoli del debito pubblico del Paese che ormai quotano solo il 49% del loro valore facciale. Il presidente Rafael Caldera ha chiesto al Parlamento poteri speciali per nuove misure economiche. Ieri il ministro venezuelano dell'Energia, Erwin Arrieta, ha annunciato che i ministri incaricati del petrolio di Arabia Saudita, Messico e Venezuela si riuniranno il 28 agosto in un luogo non precisato dell'America Latina per esaminare la situazione del mercato. Quest'anno il greggio costa in media 14 dollari al barile contro gli oltre 19 del 1997, e i prezzi tendono a calare ancora. Per questo l'Argentina ha annunciato ieri la sospensione della vendita ai privati del 20% del gruppo petrolifero semi-pubblico Ypf, in attesa di «condizioni più favorevoli sui mercati». Il presidente brasiliano Cardoso

Persone citate: Cardoso, Erwin Arrieta, Petkoff, Rafael Caldera