Cantarella: ripresa dopo le riforme

Cantarella: ripresa dopo le riforme Cantarella: ripresa dopo le riforme // programma della Fiat a Mosca non si ferma «Lepotenzialità del Paese sono molto rilevanti» TORINO. «In Russia ci sono senz'altro tutte le premesse, se le riforme decise verranno attuate, per assicurare una ripresa dell'economia». Il commento è dell'amministratore delegato della Fiat, Paolo Cantarella, che, riferendosi agli investimenti del Gruppo nel Paese, ha aggiunto: «Per quanto riguarda il nostro progetto industriale, bisogna sottolineare che si tratta di un programma di grande respiro e di lungo periodo e, in questa logica, le attività procedono. Naturalmente le decisioni prese nei giorni scorsi dalle autorità russe sono seguite con grande attenzione da parte nostra, con il continuo e pieno sostegno dei partner Gaz e Bers». Nel febbraio scorso la Fiat ha tra l'altro siglato un accordo con la Gaz, secondo produttore russo di automobi- li, per la costituzione di una joint venture da 800 milioni di dollari, destinata a produrre 150 mila automobili l'anno nei tre modelli Palio, Siena e Marea. «La recente decisione del governo e della banca centrale russa di procedere a un riallineamento della valuta - ha precisato Cantarella - riflette fattori di origine interna e motivazioni internazionali. I primi sono rappresentati dalle resistenze a procedere sul sentiero delle riforme, dalle difficoltà di ridurre il deficit pubblico e di dare impulso alle privatizzazioni». «Ma a questi elementi - con¬ tinua l'amministratore delegato della Fiat - si sono aggiunti fattori esterni come la forte riduzione dei prezzi di petrolio e gas, che sono le esportazioni più rilevanti del Paese, e soprattutto l'effetto contagio derivante dalla situazione dell'Asia che ha colpito tutti i Paesi emergenti». «A differenza di altre economie, però - ha conluso Cantarella - la Russia ha avuto nel corso degli ultimi anni un notevole surplus nei conti con l'estero, senza contare che sul fronte dell'inflazione sono stati compiuti grandi progressi. Le potenzialità della Russia sono molto rilevanti, come testi¬ moniano sia la quantità di risorse naturali sia l'elevato livello tecnologico in alcuni settori». Le dichiarazioni dell'amministratore delegato hanno anche contribuito a risollevare il titolo Fiat, che ha toccato un minimo di 6430 lire per poi chiudere a 6500. In Borsa la seduta per le azioni del gruppo è stata pesante, ma non pesantissima: Fiat ordinarie al ribasso del 3,6 per cento, privilegiate del 3,4 per cento, risparmio del 3,1 per cento. Questo mentre l'indice Mib 30, elaborato sulle performance delle 30 «blue chip» italiane tra cui le Fiat, ha concluso con una perdita del 4 per cento. Il commento degli analisti è che, tenendo presente l'effetto domino che sta investendo le Borse mondiali, e considerando i grossi interessi che la Fiat ha in Russia, ma anche in America Latina, la giornata per il Gruppo torinese avrebbe potuto andare peggio. [r. e. s.] Prevista la produzione di 150 mila auto l'anno: «Un piano di grande respiro che procede regolarmente» L'amministratore delegato della Fiat Paolo Cantarella

Persone citate: Bers, Palio, Paolo Cantarella

Luoghi citati: America Latina, Asia, Mosca, Russia, Siena, Torino